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MotoGP, Mercato Piloti 2023: le pedine che mancano per completare la scacchiera

Rins in LCR è una delle firme che mancavano, ma ci sono ancora incognite sulla griglia di partenza della prossima stagione. Aprilia e l'enigma RNF, Ducati tra Bastianini e Martìn

MotoGP: Mercato Piloti 2023: le pedine che mancano per completare la scacchiera

Messa in archivio la prima metà del 2022, tutte le squadre in MotoGP hanno più di uno sguardo rivolto al 2023. Big come Quartararo, Bagnaia ed Aleix Espargarò hanno già firmato per restare dove sono, ma alcune selle sono ancora libere e la lotta è spietata per aggiudicarsele dopo l'addio di Suzuki che ha sparigliato le carte. Diamo uno sguardo alla situazione dopo l'annuncio della firma di Rins con LCR che toglie una variabile dal tavolo. 

Honda: Marquez e Mir possono essere una coppia esplosiva

Per quanto la Honda non stia passando affatto un grande periodo di competitività, le due RCV213 ufficiali restano tra le più appetibili del paddock e mentre Marc Marquez non vede l'ora di tornare in pista dopo la 4a operazione al braccio, i nodi relativi al suo futuro compagno non sono ancora sciolti. Pol Espargarò ha deluso in queste due stagioni e dopo un buon inizio quest'anno è sprofondato fino a rendere impossibile confermarlo per il futuro. La seconda Honda del Team Repsol sembrava essere la destinazione naturale per Joan Mir, orfano della Suzuki, ma la firma ancora non è arrivata e la questione da risolvere è relativa all'ingaggio del campione 2020. 

Mir è uno dei pochi iridati MotoGP in pista e vuole un ingaggio da top rider, all'altezza di quello percepito in Suzuki. Ma lo scenario geopolotico mondiale è cambiato profondamente negli ultimi anni, i soldi sono di meno e Honda punta tutto su Marquez per tornare a vincere. Joan tra l'altro non ha un buon rapporto con Marquez, quindi nel caso in cui dovesse firmare nascerebbe una coppia davvero esplosiva da gestire e con una moto da riportare al vertice servirebbe probabilmente un clima più disteso nel box di quello che sembra pforilarsi all'orizzonte tra i due. Ma alternative non ce ne sono, soprattutto per Mir, che dovrà accettare un pesante ridimensionamento economico per restare nel giro e scongiurare il rischio di restare fermo un anno. Uno scenario che potrebbe rivelarsi disastroso per la sua carriera. Anche Honda ha poche alternative in realtà, per cui tra le due parti si sta giocando un braccio di ferro destinato a chiudersi presto con il classico accordo che non accontenta nessuna delle parti. L'arte del compromesso deve vincere insomma e probabilmente lo farà presto. 

Rins ha ereditato la moto di Alex Marquez, mentre Nakagami sembra destinato a restare in orbita Honda con il ruolo di tester. Sulla sua moto probabilmente salirà uno tra Ogura e Chantra, gli unici piloti che hanno una onesta chance di passare dalla Moto2 alla MotoGP nel 2023. 

Ducati: Bagnaia pronto ad accogliere Martìn o Bastianini

In Ducati hanno ribadito all'infinito che la scelta per quanto riguarda il secondo pilota è ristretta a Jorge Martìn ed Enea Bastianini. Due giovani che sanno esaltare, che sanno vincere e che rappresentano il futuro di Borgo Panigale in MotoGP assieme al confemrato Pecco Bagnaia. Le tre vittorie di tappa avrebbero dovuto rappresentare il passaporto perfetto per Enea per ottenere la firma, ma in Ducati hanno voluto aspettare di vedere Martìn al top dal punto di vista fisico per prendere una decisione finale. 

In ogni caso entrambi avranno una Ducati ufficiale al 100% con aggiornamenti in tempo reale, sia che corrano in Pramac che nel team ufficiale. Enea sta attraversando un momento poco esaltante, ma anche Martìn è stato protagonista di alti e bassi poco rassicuranti. Forse entrambi sentono la pressione per questa decisione sul futuro che di certo non regala serenità in pista. Ma un pilota che punta ad una Ducati ufficiale deve saper reggere la pressione e questo a Borgo Panigale lo sanno molto bene. Difficile fare una previsione, probabilmente dovremo attenere la fine di agosto dopo le tappe di Silverstone e Red Bull Ring, due gare durante le quali Martìn e Bastianini si giocheranno una buona fetta del proprio futuro.

Pramac attende la decisione di Ducati, con Zarco punto fermo della squadra. Non cambierà niente in Mooney VR46 con Marini e Bezzecchi, mentre in Gresini arriverà Alex Marquez al fianco di Fabio Di Giannantonio. Per Alex potrebbe davvero essere l'occasione per la rinascita lontano dall'ombra lunga del fratello. 

Yamaha Factory: Quartararo in cassaforte, Morbidelli sulla graticola

La situazione in Yamaha dovrebbe essere tranquilla, con entrambi i piloti già confermati per la prossima stagione. Quartararo è il punto fermo del progetto Yamaha, ma Morbidelli sta mettendo sul piatto prestazioni difficili da digerire per i vertici di Iwata. Qualcosa non sta funzionando per Morbido e il recente passato ha insegnato che anche i contratti firmati valgono poco più della carta su cui sono scritti. Vinales docet.

Difficile immaginare che le strade possano separarsi tra Franco e la Yamaha, ma nel 2023 ci saranno solo due M1 in pista e ad Iwata non possono permettersi di avere un solo pilota in grado di andare forte mentre l'altro soffre oltre la metà classifica. Morbidelli deve dare una prova di forza nelle prossime gare, altrimenti lo spettro Toprak potrebbe davvero materializzarsi all'orizzonte. Il turco è andato forte nel test di Aragon, a Donington ha dominato in SBK ed in prospettiva potrebbe essere un colpaccio per Yamaha. 

Aprilia: Espargarò e Vinales le certezze, Oliveira e Fernandez in RNF

A Noale hanno pianificato con attenzione il futuro. Ci saranno 4 RS-GP in pista la prossima stagione, le due ufficiali saranno ancora nelle mani di Vinales ed Espargarò e senza dubbio questa era la scelta più sensata da fare. Ma le altre due, quelle di RNF, ancora non hanno padrone. Miguel Oliveira dovrebbe firmare presto, ma ci sono più dubbi sulla seconda moto. Raul Fernandez potrebbe essere l'uomo giusto, dopo un debutto più che travagliato in KTM in MotoGP, in una storia nata male e proseguita peggio. 

Lo spagnolo aveva dimostrato alla prima stagione in Moto2 di essere un fenomeno, ma forse è stato portato in MotoGP con troppa fretta bruciando qualche tappa. Il risultato è stato un 2022 che di certo non l'ha proiettato nell'Olimpo dei grandi, ma il suo talento è intatto e in Aprilia potrebbe trovare lo scenario giusto per esplodere. Ma se si parla di esplosioni, c'è anche il rischio che esploda il 'caso' Morbidelli in MotoGP e Massimo Rivola vuole un italiano in sella ad un'Aprilia. Franco sarebbe il nome perfetto ed il tempo è tutto dalla parte del manager in questo momento che può tergiversare prima di prendere impegni. Il colpo di scena può insomma arrivare e se dovesse concretizzarsi, Aprilia si ritroverebbe in pista nel 2023 con una lineup da urlo. 

KTM: Guidotti ha voluto Miller, Pol Espargarò ritorna a casa

Jack Miller è stato il colpo di KTM per il 2023, con l'australiano che andrà ad affiancare il confermatissimo Binder. Jack ha avuto una grande occasione in Ducati, ma forse non l'ha saputa sfruttare fino in fondo. La KTM rappresenta un punto di svolta, con la speranza che possa riuscire finalmente ad esprimere tutto il talento che ha dimostrato di avere in questi anni. Francesco Guidotti ha gestito Miller negli anni di Pramac e conosce molto bene il suo potenziale, forse sa anche che nel posto giusto Jack può esplodere definitivamente. 

Nel Team Tech3 cambiano le carte in tavola, con l'arrivo più che anticipato di Pol Espargarò. Lo spagnolo è stato parte della grande crescita di KTM in MotoGP salvo poi lasciare la nave proprio nel momento migliore. Adesso avrà l'opportunità di ricominciare da lì, ma la RC16 di questa stagione non sembra quella in gran forma di fine 2020, per cui lo scenario potrebbe essere leggermente diverso. Gardner dovrebbe riuscire a mantenere il posto.

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