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MotoGP, Fabio Quartararo: "Sono solo, non posso fare strategie come in Ducati"

"Avere otto moto in griglia ti permette di fare più cose, in gara dovrò trovare una soluzione". Poi fabio scherza: "il nuovo calendario? Felicissimo che Aragon non ci sia, io e quel tracciato non ci piacciamo"

MotoGP: Fabio Quartararo:

Il primo impatto col circuito tailandese di Buriram è stato buono per il pilota francese del team Yamaha. Fabio ha fatto segnare il secondo miglior tempo nelle FP1 alle spalle di un rinato Marc Marquez, ma poi non è riuscito a migliorarsi durante le FP2 e le combinate gli consegnano, per ora, un quinto posto nella classifica, dominata da una minacciosa tripletta Ducati, Zarco, Bagnaia e Martin. Per il pilota francese le frecce al suo arco sono poche, in un campionato alle sue ultime battute, il muro delle otto Ducati continua a rivelarsi un ostacolo ostico con cui il francese dovrà fare i conti se vorrà agguantare il titolo. Con diciotto punti di vantaggio in classifica e quattro gare rimaste, gli spazi per gli errori sono ormai pressoché nulli, ed il francese dovrà vedersela da solo e senza rinforzi.

"La prima giornata di libere nel complesso è andata bene - ci racconta il pilota francese - nella mattina mi sono trovato subito a mio agio, sfortunatamente nella seconda sessione ho preso due bandiere gialle durante il time attack e poi ho anche commesso un errore all'ultimo giro. Penso che il passo gara sia buono, mi sono trovato molto bene con la mescola media al posteriore ed una gomma usata sull'anteriore, la trazione era buona".

Oggi sei sembrato a tuo agio sulla moto. Esserlo dal venerdì fa ben sperare per un buon risultato la domenica, o pensi che il livello si alzerà ancora?
"In realtà le sensazioni con la moto non sono state delle migliori, ero sempre al limite, quindi è difficile fare previsioni. C'è anche da considerare il meteo, le condizioni sono in continuo cambiamento e non promette bene. Penso però che senza quell'errore e quelle bandiere gialle oggi saremmo finiti nella top5 sicuramente".

Oggi abbiamo assistito alle Ducati spingersi davvero al limite, spesso correndo le une vicino alle altre, pensi ci siano spiragli per la tua Yamaha?
"Con otto moto possono permettersi di giocare con setup diversi ed anche fare strategie, incrociando i dati in seguito. Per noi fare strategie sarà difficile, credo che dovrò trovare una soluzione in gara".

La notizia che ha preso tutti alla sprovvista è che la storica clinica mobile fondata dal dottor Costa il prossimo anno non ci sarà. Cosa ne pensi?
"Ho sempre avuto un ottimo rapporto col fisioterapista della Clinica, ma non posso dire di avere tutte le informazioni dietro a questa decisione. Sicuramente è una perdita, penso che per noi piloti fosse importante avere a disposizione dei medici e dei fisioterapisti qui nei circuiti".

In conferenza ti sei presentato con degli occhiali, un look inusuale.
"Ho una leggera miopia quindi potrà capitare che a volte mi vediate indossarli, ma non ho alcun problema nella guida, in gara ci vedo benissimo".

Hai avuto modo di vedere il calendario per il 2023? Aragon non ci sarà.
"E' un'ottima notizia!  Spero non ci si torni mai! -scherza Fabio, che sul tracciato ha collezionato perlopiù ricordi negativi, anche di recente - l'unico peccato è che dal prossimo anno col nuovo motore forse non sarebbe stato così male. Sicuramente sarà un anno impegnativo" ha poi concluso Quartararo.

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