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MotoGP, Marquez: "Non puoi passare dall'inferno alla gloria in un attimo"

"Oggi ho dimostrato di essere ancora un pilota da mondiale, Honda voleva farmi correre con altre gomme, ho scelto io la morbida, è stata una mia scommessa e l'ho vinta. C'è una bella atmosfera adesso in HRC, le cose si stanno mettendo bene. Rins in Honda nel 2023? Sarà un rivale come gli altri"

MotoGP: Marquez:

Marc Marquez è tornato finalmente sul podio e l'ha fatto al culmine di una gara strepitosa in Australia, durante la quale è stato perfetto. Lo spagnolo è stato aggressivo senza mai farsi prendere dalla foga, ha affondato dei sorpassi impeccabili ed in generale è apparso padrone della situazione come raramente visto nel passato recente, segno questo di un recupero fisico ed anche mentale che ormai è quasi completo. 

Marc ha scelto di partire in gara con delle gomme morbide, una scelta leggermente diversa da quella fatta dai rivali che però non sembra aver compromesso le sue possibilità di lottare per la vittoria, cosa che è puntalmente avvenuta fino all'ultimo metro di una gara splendida in una Phillip Island che si conferma pista in grado di fare da palcoscenico a gare sempre spettacolari. Adesso mancano solo Sepang e Valencia alla chiusura della stagione e c'è da scommettere che Marc voglia tentare di vincere una delle due prima che finisca questa stagione che può essere considerata quella della sua rinascita dopo la 4a operazione al braccio destro. 

"Sono contento, in gara mi sono sentito forte dall’inzio dalla fine e questa è la cosa più importante - ha dichiarato Marquez - mi sono preso il rischio della morbida, cosa che per me era la cosa giusta da fare. Con questa Honda devi cercare qualcosa di diverso dagli altri ed è quello che ho fatto, soprattutto per restare vicino agli altri all’inizio. Alla fine avevo il passo, ma Rins ha fatto un ultimo giro strepitoso, si è difeso benissimo. Ci ho provato, ma sono contento anche così. Qui ho usato solo il forcellone in alluminio, non abbiamo provato qui quello in carbonio ma lo faremo di nuovo in futuro". 

La scelta della morbida è stato un azzardo che però ti ha regalato il podio.
"Sono felicissimo per questo podio, significa moltissimo per me, per tutti quelli che mi sono stati vicini in una stagione molto difficile. Non puoi passare dall'inferno alla gloria in un attimo. Stiamo andando sempre meglio, anche la Honda sta lavorando benissimo. Non siamo ancora al top, ma stiamo lavorando molto per il 2023. Questo risultato ci restituisce motivazioni, dimostra alla Honda che sono ancora un pilota con cui poter vincere un mondiale. Oggi scegliere la gomma morbida è stata una mia decisione, loro erano assolutamente contrari. Ho detto che mi sarei assunto io la responsabilità, che anche se fossi stato l’unico pilota in griglia avrei fatto questa scelta perché era l’unico modo per restare con quelli davanti con questa Honda. Ho gestito bene la gara, ho aspettato prima di attaccare. Rins si è difeso benissimo, ci ho provato alla fine ma non è stato possibile passarlo. Sono contento per le prestazioni che abbiamo mostrato per tutto il fine settimana". 

Per te è stato anche divertente lottare davanti a tutti. 
"E’ stata una gara divertente, poi se pensate a quello che mi è successo quest’anno... Non pensavo di poter salire sul podio. Dopo la Thailandia mi sentivo forte, ma so che ad esempio a Sepang farò fatica, mentre sapevo che qui ed a Valencia le cose sarebbero potute andare diversamente. Adesso devo lavorare ancora sulla moto. Ora sono distrutto, ma forse più mentalmente che fisicamente. Ero nervoso prima della gara, perché sapevo che sarebbe stata una bella opportunità. Per me è stato come una finale, oggi era il giorno per fare il podio, era importante per me, per il team e per la Honda e ci sono riuscito". 

Pensi di essere tornato quello di inizio 2020?
"Mi sono divertito nel 2020 a Jerez, penso che quella sia stata la migliore gara della mia carriera. Peccato per come è finita, ma era stata la mia migliore dal punto di vista della prestazione. Anche oggi mi sono divertito, ma devo essere realista. Oggi il passo è stato molto lento e questo mi ha aiutato a restare davanti con gli altri. In Malesia penso che soffrirò, mentre a Valencia potrei avere una bella opportunità. Sarà importante lavorare tanto e bene in inverno se vogliamo lottare per il titolo 2023". 

C'è stato un momento in cui hai perso delle posizioni. 
"
Quando Bezzecchi era dietro Pecco, mi sono ritrovato a lottare con diversi piloti e non è stato facile. Non credo che scegliendo una gomma diversa sarebbe stato diverso il risultato, forse sarebbe stato peggio. Devo dire che il ritmo lento in gara mi ha aiutato ed alla fine penso sia anche piaciuto al pubblico, perché ci sono stati tanti sorpassi. Ecco, è piaciuto anche a me! Sapevo che in curva 2 non era possibile passare Rins, sapevo che si sarebbe difeso, mentre sapevo che avrei potuto passare Pecco lì e l'ho fatto. In curva 4 la moto aveva difficoltà a fermarsi, come è successo a mio fratello ogi con Miller. E’ stata una gara divertente ed anche questo è importante, perché a me piace divertirmi in moto". 

Qui nel 2019 ti fischiavano in tanti, oggi invece tutti erano felici del tuo podio. Cosa è cambiato?
"Io non mi sono mai sentito male con i tifosi. Penso che oggi tutti si siano divertiti oggi e credo sia normale che non siano arrivati dei boo. Sono successe tante cose negli ultimi anni, anche nel mondo in generale. La cosa importante è che io sto tornando forte e penso che i tifosi si possano divertirsi per questo. Devo lavorare ancora, ma mi sento bene ed ho un carattere forte. Oggi ero l’unico con la morbida dietro ed è stata una mia decisione". 

L'anno prossimo anche Rins arriverà in Honda. Che consigli hai per lui?
"Non gli do nessun consiglio, sarà un rivale! Mi piace che venga da noi un pilota vincente come Rins. Questo ci permetterà di capire ancora meglio il nostro livello, noi stiamo lavorando al massimo per avere una buona moto nel 2023. Non posso dire che gli auguro il meglio! (ride) E’ un altro rivale, uno con cui lottare in gara. Oggi ho lasciato tutto in pista e mi sono goduto tutti i sorpassi, soprattutto alla curva 2 perché la moto funzionava molto bene in quel punto. Stiamo migliorando, ma c'è ancora del lavoro da fare. È fantastico raggiungere la pietra miliare di 100 podi nella classe regina e un onore pareggiare con Nieto, ma non abbiamo ancora finito!". 

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