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MotoGP, Bastianini: "il titolo è lontano, posso strappare il 3° posto a Espargarò"

Enea fu il più veloce nei test a Sepang di inizio anno: "Pecco? è favorito per il titolo, ma tutto dipenderà da come saprà reagire Fabio. Il prossimo anno però mi piacerebbe mettermi alla prova con un campione del mondo nello stesso box"

MotoGP: Bastianini:

La gara di Enea Bastianini a Phillip island è passata forse in sordina, complice l'attenzione sulla lotta per il titolo tra la Ducati di Bagnaia e la Yamaha di Quartararo. Eppure, tra i piloti italiani, sul tracciato australiano il pilota Gresini ha dimostrato talento e capacità di reagire agli ostacoli. Dapprima, in qualifica, una bandiera gialla lo ha costretto ad una partenza non ottimale dalle retrovie. In gara poi, nei primissimi giri, un piccolo incidente con l'airbag lo ha colto alla sprovvista. La Bestia però, in difficoltà, ha saputo reagire sfoderando gli artigli. Le aspettative dell'italiano su di un circuito in cui la gestione delle gomme, uno dei suoi punti di forza, la faceva da padrone sono quindi state rispettate, ed Enea ha dato spettacolo inanellando una serie di sorpassi che lo hanno lanciato ad un passo dal podio, a soli cinque decimi di distacco dalla Suzuki di Rins. Il dubbio è quindi lecito: la gara di Enea forse sarebbe stata molto diversa se la sfortuna in qualifica non lo avesse costretto ad una gara in salita.

Il tuo scorso weekend si è concluso con una prestazione strepitosa. Dopo la bandiera gialla in classifica che ti ha costretto a partire dalla quindicesima posizione, un problema all'airbag ti ha fatto scivolare 21esimo. Da lì hai risalito la classifica e sorpasso dopo sorpasso hai chiuso la gara quinto, ad un passo dal podio. Con una qualifica migliore avresti vinto la gara?
"E' sempre difficile ipotizzare risultati al termine di una gara - ci racconta Enea - nei primi giri devo aver colpito dei dossi che hanno fatto scattare il mio airbag, il che mi ha preso alla sprovvista. E' stato difficile completare quel giro, ma non ho smesso di lottare ed il mio passo gara era buono. Anche la scelta di utilizzare la mescola dura sull'anteriore si è rivelata giusta. Negli ultimi giri ho dato tutto per cercare di arrivare almeno sul podio, ma non è stato così. Nel complesso però sono soddisfatto di come ho condotto la gara, in passato non sono mai riuscito ad ottenere un buon risultato su quel tracciato e questa è stata la mia prima volta che lo affrontavo con una MotoGP, quindi le aspettative per il prossimo anno sono ottime".

A inizio stagione, durante i test proprio qui in Malesia, la tua Ducati GP21 fu la più veloce. Quali aspetti di questo tracciato ritieni possano essere a tuo vantaggio e quali sono le tue aspettative per questo fine settimana di gara?
"Quando ho provato la GP21 per la prima volta ai test mi ricordo che fu esaltante, è una moto davvero competitiva. Molto dipenderà dalle condizioni del tracciato, ma so già che non sarà facile. Sarà una gara molto impegnativa a livello fisico, e rispetto ai test sia le moto che i piloti ora si sono affinati durante la stagione, in particolare modo le Ducati, quindi non sarà semplice".

A due gare dal termine della stagione, sei a 42 punti dal leader e tuo futuro compagno di squadra, Pecco Bagnaia. La chance di strappargli il titolo è ancora matematicamente possibile,  o hai altre aspettative?
"La mia chance di vincere il titolo giunti a questo punto della stagione è davvero minima. Fino ad ora ho dato il massimo in tutte le gare e continuerò a farlo anche questo fine settimana. Molto dipenderà dalle qualifiche, ormai fondamentali in vista della gara. La pressione delle gomme andrà gestita con cautela. Credo che in ottica di campionato un terzo posto sia alla portata, ma dovrò strapparlo ad Aleix".

Il penultimo circuito della stagione, qui a Sepang, sarà il primo match point per Pecco e la Ducati di vincere il titolo. Quali sono le tue impressioni?
"La Ducati è sicuramente molto competitiva e Pecco sembra essere entrato nella mentalità giusta. Le variabili da considerare ovviamente sono comunque molte, ma penso che in questo momento abbia delle ottime chance. Molto o tutto dipenderà però da come e se saprà reagire Fabio, penso che potremo avere delle idee più chiare già dalle FP1".

Gigi Dall'Igna ha dichiarato che la tua GP21 è migliorata rispetto a inizio campionato. Sotto quali aspetti?
"Il passo in avanti maggiore è stato sotto il punto di vista dell'aerodinamica, ma il setup generale non è mai cambiato drasticamente. Ovviamente abbiamo ricevuto degli aggiornamenti su alcune componenti della moto durante l'anno, ma i miglioramenti sono stati meno incisivi rispetto all'aerodinamica. Fondamentale però è stato anche il lavoro di squadra nel box, un conto è avere un buon mezzo, un altro è saperne mettere a punto ogni dettaglio".

Tu in quanto pilota invece, quanto sei migliorato durante questa stagione?
"Nel 2021 non fu una stagione semplice, il gap tecnico rispetto ai rivali era evidente, nonostante la squadra fosse una delle più competitive. Nel 2022 con la GP21 invece il passo in avanti c'è stato ed è stato subito evidente. Anche io come pilota sento di aver imparato molto quest'anno, sicuramente saprò affrontare la prossima stagione con più esperienza sulla spalle".

Durante l'inverno, tu come gli altri piloti, non puoi allenarti con una MotoGP. La Ducati Panigale V4S però è molto diversa, non è strano non potersi allenare col mezzo con cui si lavora e si compete?
"E' strano - ammette Enea - però a me piace. E poi la V4S è molto vicina alla MotoGP, è potente. In fondo è intrigante arrivare ai test invernali col dubbio sul come inizierà la prossima stagione".

Il prossimo anno potresti ritrovarti nel box il campione del mondo 2022. L'idea ti alletta o preferiresti un risultato diverso?
"Penso che sarebbe bello mettermi alla prova con un campione del mondo, e per come stanno andando le cose sono convinto che sarà così. Reputo Pecco un pilota molto forte da cui posso imparare ancora molto",  ha poi concluso il pilota italiano.

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