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SBK, Bautista superstizioso: “dopo il titolo ho aggiunto un occhio alla mia Daruma”

Una bambola giapponese motivazionale il segreto di Alvaro: “Dopo una stagione con la Ducati, ho più feeling e riesco ad andare subito veloce. Sono scivolato, colpa mia, la nuova V4R è la miglior Panigale che abbia mai guidato”

SBK: Bautista superstizioso: “dopo il titolo ho aggiunto un occhio alla mia Daruma”

È stato Toprak Razgatlioglu a mettere tutti in riga nella prima giornata di test a Phillip Island. Con il riferimento di 1’30”674 con cui ha preceduto per oltre un decimo Alvaro Bautista, terzo nella classifica dei tempi. Ma se c’è qualcuno da tenere d’occhio quello è proprio il Campione del Mondo in carica, che ha dimostrato di avere il miglior passo.

“Oggi è solo la prima giornata. Ci sono ancora domani e il weekend di gara. Lavoriamo sul passo perché è la cosa più importante, specialmente su circuiti come questo. Mi sono sentito bene, ma forse anche Toprak oggi si è sentito altrettanto. Locatelli ha fatto molti giri in 1’31” e anche Rea e il mio compagno di squadra Rinaldi sono stati veloci. Vedremo perché stamattina faceva un po’ più fresco, quindi era più semplice andare veloci - ha chiosato il pilota spagnolo, smorzando un po’ gli entusiasmi - Credo che dipenderà anche dalle temperature. Domani sarà come oggi, ma nel weekend potrebbe fare più caldo. Dovremo lavorare sul passo, ma come ho detto a Portimao non guardo gli alti, perché è difficile fare un confronto durante i test”.

Proprio il passo gara è il focus principale del 38enne, ma non l’unico aspetto su cui ha lavorato in questo primo giorno in Australia:“Mi alleno per l’endurance (ride). Oggi volevo comparare ancora la diversa messa a punto della nuova forcella, per vedere se mi sentivo come a Portimao. All’inizio mi sono sentito meglio, avevo più grip, ma qui su questo tracciato e con queste gomme che sono un più dure, non ho trovato una grande differenza, anzi, in realtà mi sono trovato peggio con il set-up di Portimao” ha spiegato Alvaro, entrando più nel dettaglio del discorso pneumatici.

Le gomme sono le stesse dell’anno scorso e sono un po’ troppo dure per questa pista. Non ne ho mai provate di più morbide rispetto a quelle che abbiamo. L’anno scorso in Superpole ho usato la SC0, che era la più morbida. Lo era anche oggi, ma non l’ho provata - ha aggiunto - Alla fine, devi lavorare con le gomme che hai e provare il set-up. Se avessimo la SC0 anche in gara, sicuramente lavoreremmo per cercare di preservarla. Ma al momento il problema non è la durata della gomma, perché per me sono molto solide, ma è renderle più performanti”.

Il passo gara, tuttavia, non è l’unica freccia nell’arco del pilota iberico, che rispetto ai test dello scorso anno sembra essere più veloce anche sul giro secco: “Dopo una stagione con la Ducati, ho più confidenza, quindi è più facile per me uscire e andare veloce, mentre nei test invernali dello scorso anno avevo bisogno di qualche giro per riuscirci” ha chiosato Bautista, supportato anche dal passo avanti compiuto dalla nuova Panigale V4R.

“Non ci sono grandissime differenze, ma il carattere del motore è più lineare, c’è più potenza sin dall’inizio, quindi è più facile per me. Anche l’uscita di curva - ha spiegato il ducatista - Rispetto all’anno scorso, in cui dovevo aiutarmi con il gas a centro curva perché non c’era differenza tra averlo aperto o chiuso, adesso posso stare più calmo, perché ho la potenza appena apro il gas”.

È l’evoluzione 2023 la miglior Ducati mai guidata dallo spagnolo?

“Posso dire di sì, perché la moto migliora anno dopo anno e questa specifica di motore è un passo avanti. Come telaio è simile alla passata stagione e anche a livello di aerodinamica ci sono state poche modifiche, ma al momento è la miglior Panigale che ho guidato ha confermato Bautista, che è stato autore di una piccola scivolata in questo lunedì.“Ero sulla linea sbagliata - ha raccontato Alvaro - Mi trovavo dietro a van der Mark, sono andato un filo fuori linea e sono caduto. È stata una caduta stupida in Curva 4, perché siamo nei test e avrei dovuto rallentare, invece ho provato a spingere in ingresso e sono caduto un giro dopo Rea”.

Sebbene la stagione non sia ancora iniziata, sembrano già esserci tutti i presupposti per un possibile bis iridato di Alvaro, che ha svelato come intende imprimersi sulla pelle la vittoria del suo primo Mondiale.

“Non ancora fatto un tatuaggio per il titolo, ma arriverà. È una cosa semplice - ha ammesso - In pratica ho tatuata una figura giapponese, una Daruma, che generalmente ha gli occhi bianchi. Quando esprimi un desiderio le disegni un occhio e quando si avvera aggiungi anche l’altro. Ora devo aggiungerle il secondo. È piccola, ma molto importante. L’ho tatuata intorno al 2015”.

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