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MotoGP, L'ora della verità: Ducati e Aprilia tentano la fuga nei test di Portimao

GPONE E' A PORTIMAO: LIVE, DIRETTE E TGPONE NEI PROSSIMI GIORNI Dopo le prove di Sepang le moto italiane sembrano un passo davanti a tutti: Honda deve ricostruirsi, Yamaha superare i suoi limiti e KTM fare quella svolta che ancora le manca

MotoGP: L'ora della verità: Ducati e Aprilia tentano la fuga nei test di Portimao

È passato quasi un mese da quando l’ondata delle moto italiane si è abbattuta sulla pista di Sepang. Al termine dei 3 giorni di test in Malesia, la classifica parlava chiaro con Ducati e Aprilia a dominarla. Sette Desmosedici e 2 RS-GP nei primi 9 posti, con la concorrenza giapponese a leccarsi le ferite. Quattro settimane per sistemare quello che non funziona ed è arrivata l’ora delle verità.

Ad attendere i piloti della MotoGP c’è il circuito di Portimao, la stessa pista che ospiterà la prima gara dell’anno il 25 marzo (con la prima sprint race della storia del motomondiale). Sabato i cancelli si apriranno alle 11 e si chiuderanno alle 19.25 (ora italiana), stessa cosa la domenica. Poi i giochi saranno fatto e in meno di due settimane ci sarà il GP.

Logico che queste prove siano importanti non solo per dare qualche ultimo ritocco (per qualcuno qualcosa in più alle moto) e per avere conferme dopo Sepang, ma anche per prepararsi al primo Gran Premio dell’anno. In questo senso, nel paddock ci sarà chi potrà affrontare le prove con la dovuta calma e chi invece avrà più lavoro da fare.

Il fatto che la Ducati abbia chiuso al primo posto i test di Sepang con la GP22 (guidata da Luca Marini) non stupisce, perché parliamo della moto campione del mondo, il riferimento dello scorso anno, una moto vincente arrivata al massimo del suo sviluppo. Semmai, è stato importante vedere le GP23 già vicine. Proprio nell’ultimo giorno di prove, Bagnaia aveva trovato la quadratura del cerchio e si era messo al secondo posto. Cosa ancora più importante, Bastianini al 4° e Martini al 5°, anche loro con la moto nuova. Segno che gli errori del passato sono stati assimilati e i passi fatti nella giusta direzione. 

Non è scontato riuscire a non rovinare un equilibrio trovato negli anni e a Borgo Panigale sembrano avercela fatta. Come Aprilia, che però doveva fare qualche passo in più. A Noale hanno lavorato su tutte le aree e proprio a Portimao arriverà anche un’evoluzione del V4 che dovrebbe garantire qualche cavallo in più. 

La base è buona, con un’aerodinamica raffinata e un telaio che piace a tutti i piloti, anche ai nuovi arrivati. In questo senso, avere un team satellite potrebbe essere un buon aiuto per Aprilia, che al momento si candida come seconda forza del campionato all’inseguimento di Ducati.

Anche perché, dopo le due italiane, iniziano i guai. Tutto sommato, che Honda faticasse era prevedibile. Arrivava da una stagione disastrosa, aveva cambiato 2 piloti su 4 oltre che i vertici dell’organizzazione interna, aspettarsi un miracolo sarebbe stato ingenuo. Forse è andata ancora peggio di quanto si pensava, ma HRC sembra si stia impegnando per risalire la china. Quanto tempo ci metterà, difficile dirlo.

Semmai, ad avere deluso e a essere attese a Portimao a una riscossa sono state Yamaha e KTM. I giapponesi hanno lavorato sodo nell’inverno e bastava un’occhiata anche disattenta alla M1 per accorgersene. Di più, fino all’ultimo giorno di test erano stati anche premiati dal cronometro. Poi il disastro: in assetto da qualifica sia Quartararo sia Morbidelli sono stati lenti, molto lenti.

Se sia stato un caso o un problema congenito sarà il Portogallo a dirlo. Certo è che con il cambio di format faticare in qualifica sarebbe una delle peggiori notizie per Yamaha.

Non rimane che KTM, che sembra essere sempre sul punto di fare il passo avanti decisivo ma non ci riesce. È quello che è accaduto anche nei test di Sepang, dove la RC16 ha mostrato qualche problema, forse di gioventù, come se tutti i pezzi faticassero ad incastrarsi fra di loro. Le risorse (sia economiche che umane) ci sono, ma bisogna affrettarsi per non perdere il treno.

Ricordiamo che dopo i test le case dovranno deliberare la specifica di motore da omologare per l’intera stagione e il primo dei due pacchetto aerodinamico consentiti durante l'anno.

Non ci sarà alcuna diretta TV, ma GPOne.com seguirà i test con il proprio inviato quindi aspettatevi le consuete LIVE GIRO PER GIRO, le LIVE serali con Carlo Pernat ed i nuovi TGPOne!

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