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MotoGP, Aleix Espargarò: "la deportanza è così forte da crearmi problemi al braccio"

Lo spagnolo mette fine ai suoi test prima dei colleghi in Aprilia: "Mi sono operato due anni fa, domani farò dei controlli. Nel curvone finale con la configurazione full di aerodinamica, abbiamo una velocità impressionante"

MotoGP: Aleix Espargarò:

Aleix Espargarò ha chiuso in 12a posizione la prima giornata di test MotoGP a Portimao, ultimo tra i quattro piloti Aprilia. Ma questo non gli ha tolto un bel sorriso dal volto al termine del Day1 e non l'ha fatto neanche la caduta della mattinata, in cui ha avuto un forte impatto con l'asfalto ma dal quale è uscito illeso. E' piuttosto un altro problema a far preoccupare Aleix, ovvero dei sintomi legati ad una potenziale sindrome compartimentale che si sono manifestati nel pomeriggio costringendo lo spagnolo a porre fine al test prima del tempo. 

Un problema non da poco, legato forse in parte dal carico aerodinamico che sono oggi in grado di generare le moderne MotoGP e forse in particolare proprio la sua Aprilia su cui oggi sono spuntate diverse soluzioni aerodinamiche tutte tese ad aumentare la downforce. Paradossale sottolineare che lo stesso Aleix si era già sottoposto agli interventi necessari per risolvere la sindrome compartimentale due anni fa. 

“Ho avuto un brutto impatto con il piede e con l’anca, ma non è questo il problema - ha commentato Aleix - Ho dovuto finire prima i test perché ho avuto un problema al braccio destro, sono un pochino preoccupato perché è strano. L’avevo già provato leggermente in Malesia nel primo test, ma qui è stato davvero incredibile. Spero domani di stare bene, andrò domani mattina a controllarmi”. 

Ma non ti eri già operato per la sindrome compartimentale?
“Mi sono operato di sindrome compartimentale due anni fa, forse la chiusura sui muscoli si è formata di nuovo, non lo so. Farò dei test domani per capire come stanno le cose”. 

Come procede il lavoro potendo sfruttare anche i dati di Oliveira e Fernandez che sono veloci?
“In Malesia ho già utilizzato i dati di Oliveira e Fernandez, ma qui ancora non l’ho fatto. La moto sono un pochino diverse, soprattutto per l’aerodinamica. Stiamo usando due configurazioni completamente diverse, quindi la velocità in curva e tante altre cose sono diverse. Ma è sempre positivo averli con noi, per le gomme ed altre cose. Oggi ad esempio Miguel è stato il primo a montare la dura anteriore ed ha funzionato, quindi per me questo è importante perché ti toglie dei dubbi visto che le moto sono simili”. 

Oggi abbiamo visto spuntare diverse ali nuove sulla tua Aprilia, si sentono in sella?
“Influiscono molto. Abbiamo fatto tante prove con le ali nuove, sulla forcella, sulle carene, sull’anteriore. Abbiamo provato diverse configurazioni, seguendo soprattutto le indicazioni degli ingegneri. Domani proveremo qualcosa di leggermente diverso, come voglio io. Non sono certo che i miei problemi al braccio siano dovuti a questo, la downforce era già molto grande prima. Con l’aerodinamica configurata in modalità full, la velocità nell’ultima curva è davvero altissima. Questo fa la differenza, bisogna capire come usare le varie configurazioni nelle Sprint race e in gara, magari rimuovendo alcune cose ed altre no”.

Il motore nuovo è arrivato?
“Non so chi vi abbia detto che qui avevamo un motore nuovo. Io qui ho avuto una specifica di motore leggermente migliore della precedente, ma di base è lo stesso. Magari voi ne sapete più di me ed al primo GP avrò un nuovo motore! Romano ci ha detto che a Portiamo avremo un motore leggermente diverso da quello della Malesia, ma non un motore completamente nuovo”.

Ti senti pronto per questo mondiale?
“Io sono più che pronto, mi sento meglio qui che in Malesia, specialmente sulle gomme medie. Lì avevamo sofferto sul passo con quelle gomme. Qui ho la sensazione che avremo un ottimo passo gara, domani proveremo tutti le morbide e sono certo che i tempi crolleranno. Penso che sarà possibile per noi lottare per le prime tre posizioni, e questo mi dice che siamo forti sia in qualifica che in gara, il che è molto importante”.  

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