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SBK, Domenica a due facce per Rea: “Sono contento, ma potevamo ottenere di più”

“In Gara 2 ho faticato sin dall’inizio, ma mi sentivo benissimo in Superpole Race e penso meritassimo di più di un 3° posto. Sogno di vincere a Imola, ma dobbiamo pensare a migliorare più che ai risultati”

SBK: Domenica a due facce per Rea: “Sono contento, ma potevamo ottenere di più”

Jonathan Rea torna a casa con sensazioni contrastanti dopo la domenica a Donington Park. Se da una parte può gioire per l’ottima prestazione del mattino, che gli ha permesso di comandare la gara sprint quasi fino alla fine, dall’altra non può certo rallegrarsi per il bottino di giornata. Ben più magro di quanto avrebbe voluto.

“I risultati si sono ribaltati qui, perché è sempre bello finire il weekend con un solido risultato, invece abbiamo iniziato in maniera positiva questa mattina. Mi sono sentito benissimo e ho fatto dieci giri attaccando al massimo - ha raccontato Rea - Sapevo che mi sarei dovuto portare presto al comando. Ho superato Alvaro all’interno di Curva 1 e poi ho continuato a girare più veloce che potevo. Forse ho perso qualcosina nel penultimo giro per via di alcuni errori, e mi sono trovato Toprak abbastanza vicino da provarci alla chicane. Quando ho iniziato a pensare di avvicinarmi a lui per provarci all’ultima curva è comparso Alvaro e mi ha passato. Penso che ci meritassimo di più di un terzo posto, considerando da dove arrivavamo. Sono felice e deluso allo stesso tempo”.

Le belle sensazioni del mattino sono però svanite in Gara 2, il punto più basso del fine settimana del Cannibale. 

In Gara 2 ho faticato con la trazione dello pneumatico posteriore sin dall’inizio. Mi sono reso conto subito che facevo fatica con la spalla della gomma e a circa metà gara, quando Alvaro mi ha superato alla Chicane, ero veramente in difficoltà perché consumavo troppo lo pneumatico, persino sulla spalla sinistra - ha spiegato - Era come se ci fosse una pressione troppo elevata al posteriore e continuavo ad avere dello spinning. La moto si muoveva tanto, è diventata molto fisica, ed è stata dura. Dovremo analizzare in maniera più approfondita ciò che è successo, perché non ho fatto grossi cambiamenti, nulla che possa averci portati così lontani dalla finestra, ma per tutto il fine settimana mi sono sentito meglio rispetto a quest’ultima gara, che è stata probabilmente la peggiore del weekend”. 

Con due podi è un quinto posto, il bilancio del weekend non può essere troppo negativo per Rea ma nemmeno del tutto positivo, considerando quelle che erano le sue aspettative a inizio weekend.

“Prima mi aspettavo di lottare per il podio, poi mi sarei aspettato di lottare per una vittoria. Devo dire che la Superpole Race è andata probabilmente al di là delle mie aspettative, ma nell’ultima gara sarei dovuto essere un po’ vicino al tempo di gara del vincitore - ha ammesso Johnny - È un po’ un miscuglio. Torno a casa soddisfatto per quello che abbiamo fatto, pensando però che avremmo potuto ottenere di più oggi”.

Parlando poi dei test dei giorni scorsi e del loro apporto, il sei volte iridato ha aggiunto: “Abbiamo provato sostanzialmente delle cose per il futuro e con i regolamenti attuali la nostra moto è quella che è. È stato un test positivo per certi aspetti e l’unica cosa che abbiamo provato un po’ a usare sono stati delle diverse regolazioni per il controllo della trazione e dell'impennata. I riscontri sono stati positivi, ma stiamo parlando di inezie”.

Dopo aver sfiorato la vittoria in Superpole Race, il nordirlandese può pensare di puntare al successo nel prossimo appuntamento di Imola, dove è iniziata la sua rimonta nel 2019?

“Perché no?! - ha chiosato Rea - Se guardiamo come stanno andando le cose, è chiaro che per noi sarà dura vincere una gara, ma perché non a Imola? La nostra moto cambia direzione piuttosto bene nelle chicane e anche questo fine settimana siamo andati particolarmente bene lì e a Imola ce ne sono tante. A Imola farà caldo e sogno di vincere lì a dire il vero, ma sento che siamo ancora piuttosto lontani, per questo abbiamo bisogno di fare dei piccoli passi per accertarci di migliorare la moto, piuttosto che concentrarci sui risultati e le vittorie”.

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