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MotoGP, Pedro Acosta: "Dopo i test sono contento, ma non devo esserlo troppo"

"Ho ancora una lunga strada davanti a me, quando gli altri piloti montano la gomma morbida sono più veloci di mezzo secondo. Devo accettarlo per migliorare"

MotoGP: Pedro Acosta:

Per Pedro Acosta il tempo per imparare è finito, o meglio dovrà continuare a farlo, ma nella mischia dei GP. Il debuttante di GasGas ha avuto a disposizione 8 giorni di test in questo 2024 per prepararsi alla prima gara in MotoGP e non ha per nulla sfigurato. Anche in Qatar è stato molto incidivo e gli è mancato solo il giro secco. Il suo 15° tempo finale, però, non è troppo distante da quello dei compagni di marca: meno di 4 decimi da Binder e 2 e mezzo da Miller.

Pedro, sei pronto per iniziare il campionato?
Penso di sì! (ride) Sono contento, perché ho fatto la mia prima simulazione di gara ed è andata bene. È vero che ho fatto dei grandi errori in 2 o 3 giri, ho bloccato l’anteriore alle curve 10 e 16 e sono andato largo, ma in generale ho tenuto un gran passo. Ho potuto lavorare anche con le mappe per il consumo del carburante per capire come gestirle ed è stato positivo”. 

E per quanto riguarda il giro secco?
Ho fatto il time attack troppo tardi, ma ho abbassato comunque il mio tempo di mezzo secondo e forse avrei potuto fare meglio. Non siamo troppo distanti in questo momento”.

A che punto credi di essere?
Avrei preferito essere più davanti, ma non sono cose che puoi scegliere. Sono comunque contento perché abbiamo migliorato i tempi, il passo e il modo di lavorare nel box. Potremo essere messi meglio o peggio, ma siamo dove siamo, 8 giorni di test non sono abbastanza per arrivare al livello di questi piloti. A metà dell’ultimo giorno ero 5°, poi quando hanno iniziato a spingere: boom! Loro sanno cosa fare. Io ho imparato molto, ma c’è ancora una lunga strada davanti a me per capire come gestire tutto. Devo essere contento, ma non troppo.

Fisicamente come ti senti?
Ho fatto 72 giri ed è stato il primo giorno in cui ho iniziato a sentirmi stanco. Ho provato tante cose, ho fatto la simulazione gara, due time attack, ma fisicamente mi sono sentito bene. Direi che sono a un buon punto di partenza”.

Cosa ti aspetti dal primo Gran Premio?
Non saprei veramente, dipenderà tutto dalle prove del venerdì e dalla qualifica. Se partissi 8° potrei sognare qualsiasi cosa (ride), ma devo fare ancora un grosso passo in avanti in prova, perché quando gli altri mettono la gomma morbida sono mezzo secondo più veloci di me. È qualcosa che so e devo accettare per migliorare”.

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