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SBK, Lecuona: “Lavoro per Honda, se mi chiedono di tornare in MotoGP lo faccio”

“Se mi chiedono di sostituire un pilota infortunato come accadrà di nuovo la prossima settimana a Silverstone, lo faccio. Non sono io a scegliere, scelgono loro per me”. Sulla gara: “Per la prima volta in stagione mi sono sentito a mio agio con la moto”

SBK: Lecuona: “Lavoro per Honda, se mi chiedono di tornare in MotoGP lo faccio”

La pazza e rocambolesca prima contesa del Mondiale Superbike all’Autodrom Most, la Honda si è presa un respiro di sollievo dopo un avvio di stagione fuorviante, in sostanza da dimenticare. In condizioni anomale, sull’asfalto maculato, grazie ad una scelta di gomme azzeccata, Iker Lecuona ha portato la CBR 1000 RR-R in quinta posizione che, tolta la quarta posizione ottenuta nella Superpole Race al Circuit de Barcelona-Catalunya lo scorso mese di maggio, equivale al miglior piazzamento del suo 2023 nelle gare lunghe.

“Questa mattina mi sono sentito parecchio più a mio agio, per la prima volta in stagione. Prima finivo a terra appena cercavo di raggiungere il limite, qui invece sono riuscito a guidare la moto come volevo - ha ammesso l’ex Mondiale Moto2 - nonostante la posizione di partenza ero consapevole di avere il passo per rimontare, poi la gara è stata alquanto caotica per la scelta degli pneumatici. Ho optato per la intermedia, le condizioni mi sembravano ideali. In partenza mi sono toccato con un altro pilota, non so bene che cosa sia successo, ho preferito tagliare dritto la prima chicane in modo da evitare rischi con coloro che sopraggiungevano. In ogni caso sono felice perché dopo mi sono dimostrato uno dei piloti più veloci in pista. Ho recuperato un sacco di secondi fino a riportarmi a ridosso di Redding”.

E ha proseguito: “A Imola avevamo concluso in crescendo e per questo fine settimana siamo ripartiti dalla buona base trovata allora in Gara 2. La differenza sostanziale è che adesso posso finalmente forzare con la guida, sento di avere in mano l’anteriore della moto, cosa che non mi riusciva fino a pochi appuntamenti fa quando mi ritrovavo a terra senza fare nulla di eccezionale. Di conseguenza tutto diventa più semplice, soprattutto nei sorpassi in gara”.

Allo spagnolo viene chiesto se le super concessione possano aver contribuito alla parziale rinascita della Honda in queste due ultime uscite: “Si, anche se non abbastanza - ha ammesso - un mese fa ne abbiamo parlato in modo approfondito in occasione dei test per la 8h di Suzuka. Non troviamo la chiave che ci consentirebbe di compiere l’ultimo step. Abbiamo bisogno di tempo”.

Per quanto concerne il personale futuro sportivo, Lecuona parla chiaro: “Lavoro per la casa per cui corro. Se mi chiedono di tornare in MotoGP, lo faccio. Se mi chiedono di sostituire un pilota infortunato come accadrà di nuovo la prossima settimana a Silverstone, lo faccio. Non sono io a scegliere, scelgono loro per me, ma va benissimo così. Andare a Silverstone e saltare Suzuka? Comporta aspetti sia positivi che negativi. Quello più importante è che posso correre di nuovo in MotoGP. Per me non un problema passare di continuo da un prototipo ad una moto di serie”.

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