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SBK, SSP, Mackenzie: “Ancora non ci credo, è stato un anno difficile per il team”

Tarran commenta la vittoria a Most: “Non avevo nulla da perdere e quando è arrivata la pioggia ho fatto come Lehmann in SSP300”; Moriwaki: “Lo sforzo di tutto il gruppo ha dato i suoi frutti”

SBK: SSP, Mackenzie: “Ancora non ci credo, è stato un anno difficile per il team”

Il Round a Most del Mondiale Superbike ha dimostrato che nelle corse tutto può sempre succedere. Ne sa qualcosa Toprak Razgatlioglu, i cui sogni di gloria di gloria in Gara 2 sono stati infranti da una perdita di pressione della gomma posteriore. Ma lo sanno altrettanto bene Tarran Mackenzie e il team MIE che, in poco più di mezz’ora, sono passati dalla ventiduesima posizione in griglia alla vittoria della seconda manche della SSP. “From zero to hero”, come direbbero gli inglesi.

Un successo tanto storico quanto inaspettato per la compagine di Midori Moriwaki, che sul tracciato ceco ha conquistato la sua prima affermazione in Supersport con il pilota scozzese, regalando alla Honda la sua prima vittoria nella categoria dal 2016. L’anno dell’ultimo trionfo siglato da Kyle Smith nella notte del Qatar, battendo Kenan Sofuoglu sotto alla bandiera a scacchi.

“Sono così felice! Naturalmente non mi aspettavo tutto questo, ma sapevo che se avessi trovato uno scenario come questo, con condizioni difficili e una pista bagnata su cui correre con le slick, sarei stato pronto a mettermi in gioco. Non avevo nulla da perdere”, ha dichiarato Mackenzie a fine gara.

Provvidenziale per lo scozzese è stato infatti lo scroscio di pioggia che ha bagnato il circuito di Most dopo i primi cinque giri di gara, inducendo al cambio gomme tutti i piloti tranne otto, rimasti in pista con le slick. 

Ho visto la gara della SSP300 sabato, dove uno dei piloti (Lehmann ndr) ha scelto di non rientrare ai box e di restare fuori, quindi ho fatto essenzialmente così e ha dato i suoi frutti ha spiegato il campione 2021 del BSB, motivando la decisione che gli ha permesso di vincere la corsa grazie al suo gran passo su pista scivolosa. “Ho faticato a inizio gara, ma quando è arrivata la pioggia ho tenuto la testa bassa e ho fatto il mio. Prima di rendermene conto, ero settimo, poi quinto, poi terzo, ma mancavano ancora dieci giri e sapevo che il nostro ritmo sull’asciutto non sarebbe stato sufficiente; però sono rimasto concentrato e ce l'abbiamo fatta!”. 

Grazie a una perfetta lettura della gara, il britannico è riuscito infatti ad accumulare un vantaggio di nove secondi sugli inseguitori nella fase centrale della corsa, che si è rivelato sufficiente a resistere al ritorno di Marcel Schroetter, secondo a 2”4 dal vincitore.

Onestamente, non riesco ancora a crederci. È stato un anno difficile per tutta la squadra e quindi ottenere un risultato come questo è incredibile - ha aggiunto  Tarran - Ogni fine settimana portiamo sempre qualcosa di nuovo e non ringrazierò mai abbastanza la squadra, che sta facendo del suo meglio per migliorare il pacchetto e non posso chiedere di più, quindi faccio sempre del mio meglio per dare il 100%, dentro e fuori la pista. Questa vittoria è per tutto il team, Midori, Honda, Petronas e tutti gli sponsor”.

La gioia di Midori: “I piloti e la squadra non si sono mai arresi”

L’inizio di stagione, del resto, non è stato dei più rosei per il team Petronas MIE Racing Honda, al suo primo anno in Supersport, con due CBR600RR affidate a Mackenzie e Adam Norrodin. Una moto che a inizio campionato non era riuscita a ottenere l’omologazione per via di alcuni problemi logistici e doganali, e che non si è rivelata particolarmente performante nei primi sette appuntamente stagionali, in cui Tarran e Adam hanno ottenuto rispettivamente 15 e 9 punti.

Sono molto soddisfatta dei risultati ottenuti oggi (domenica ndr.), con la straordinaria vittoria di Tarran e il solido quinto posto di Adam. Entrambi i piloti hanno corso benissimo, mantenendo il sangue freddo in ogni fase di una gara molto impegnativa”, ha commentato la proprietaria e direttrice del team, Midori Moriwaki, che non è più riuscita a trattenere la sua gioia una volta sventolata la bandiera a scacchi.

È lo sforzo di tutto il gruppo a dare i suoi frutti, perché i membri della squadra e i piloti non si sono mai arresi, ed è questo che fa la differenza quando si presenta il momento di cogliere un'opportunità - ha aggiunto - Un grande ringraziamento a tutti i membri del team, ai piloti, alla Honda e agli sponsor. Questo ci spingerà a lavorare ancora più duramente in futuro”.

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