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MotoGP, Acosta: "Il team ufficiale già quest'anno? Non ho motivi per voler cambiare"

"Non sta a me decidere, ma sono soddisfatto di dove sono ora. Pedrosa? Tutto è più facile quando segui un pilota con tale esperienza. A Jerez la vera difficoltà è la ricerca del setup, i miei avversari hanno più esperienza"

MotoGP: Acosta:

Nella prima giornata di libere a Jerez, che porta la firma di Bagnaia con altre sette Ducati nella top 10, viaggia solitaria la GasGas di Pedro Acosta, tornato ai box a fine giornata con un 6° crono a 4 decimi da Pecco ed unica moto della famiglia KTM a garantirsi un ingresso diretto nella Q2. Lo spagnolo conosce però i propri limiti dati dall'esperienza e smorza gli entusiasmi, ammette di non sentirsi ancora pronto a spiccare il volo da solo, eppure è lì, un rookie che da inizio stagione già sfida piloti veterani. Il circuito spagnolo, è chiaro, sarà un terreno di lotta favorevole per gli spagnoli e Acosta, con due podi già all'attivo, potrebbe essere tra questi. Le aspettative restano quindi alte, ma i tempi sul giro così ravvicinati e le condizioni della pista a rischio nella giornata di domani potrebbero rimescolare le carte. Ciò che è certo è che il diciannovenne è sotto gli occhi di tutti, KTM in primis che potrebbe volerlo promuovere quanto prima nel team Factory, ma a tal proposito Acosta si dice non pronto a pensare al futuro, lui pensa a divertirsi.

Ti ha aiutato oggi seguire Pedrosa in pista?
"E' chiaro, è facile quando si ha la possibilità di seguire un top rider con una tale esperienza su questo circuito - risponde Acosta - qualcuno che sappia affrontare alla perfezione un tracciato come Jerez. Come sempre, per me le FP1 rimangono la peggior sessione del weekend perchè devo provare tutto da zero ma abbiamo fatto comunque un buon lavoro".

Nel time attack hai avuto modo di seguire alcune Ducati.
"Non mi sento ancora pronto ad affrontare un giro veloce completamente da solo al venerdì, perchè quanti giri ho fatto su questo tracciato a fine giornata? Saranno stati massimo quaranta. In qualifica in genere arrivo più preparato, ma al venerdì è più difficile. C'è molto su cui lavorare su una MotoGP, il lavoro per poter fare un time attack è ancora maggiore".

Correre qui a Jerez su una MotoGP, su di un tracciato che conosci davvero bene, quanto è diverso rispetto alle moto con cui ha corso in passato?
"Non è solo questione di velocità, la differenza maggiore si sente nella forza G a cui vieni sottoposto in frenata ed in accelerazione. Dalla curva 1 alla 2 i metri scorrono velocissimi, è così dalla 4 alla 5, dalla 6 alla 7 e via dicendo, questi rettilinei non sono davvero dei rettilinei, non li affronti a gas aperto al massimo perchè poi devi tenere sotto controllo altri fattori come l'impennata, e a volte può essere difficile tenere tutto sotto controllo".

E' il tracciato più complesso da quando sei approdato in MotoGP?
"Il problema è che qui tutti sono davvero veloci, tutti i miei rivali hanno fatto molti più giri di me qui, coi test con la Panigale o qualsiasi altra moto. Siamo tutti davvero vicini, io ho il 6° crono ma fino al 10° siamo tutti racchiusi in un decimo di secondo. Quindi è difficile, bisogna lavorare sul setup e sull'elettronica, è questa la verta difficoltà. Penso che domani potremmo fare uno step in avanti ma al momento non siamo nelle condizioni migliori rispetto ai nostri avversari".

C'è la possibilità che tu venga promosso nel team Factory KTM a stagione in corso, come successe anche in Formula1? Saresti disposto a farlo?
"Dovete chiederlo a Pit Beirer. Io sono contento col mio team, nella mia squadra attuale e della mia moto attuale. Non ho un motivo per dire di voler cambiare, ma non sta a me decidere. Mi limito a divertirmi e a correre in moto in questa grande famiglia che è la KTM. Non mi sento ancora pronto a poter dire con sicurezza che otterrò questo o quel risultato su questo circuito. Non sono pronto a decidere del mio futuro, e sono felice di tutto il supporto che sto ricevendo dal Pierer Mobility Group, stanno davvero dando il 200% e sono soddisfatto di dove sono ora".

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