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MotoGP, Bastianini: "Limiti alla pressione gomme? Potrebbero essere pericolosi"

"Michelin sa quello che fa, ma sulle moto ci siamo noi piloti e in caso di problemi dovremo farci sentire. La mia stagione inizia a Silverstone, l'infortunio alla spalla è dimenticato"

MotoGP: Bastianini:

Qualche giorni a Ibiza, ma soprattutto tanti allenamenti per ritrovare la perfetta forma: questo il riassunto delle vacanze di Bastianini. Se i problemi sulle sue condizioni fisiche non sono più nei pensieri di Enea, c’è un altra cosa che lo preoccupa: l’introduzione delle penalizzazioni per chi oltrepassa i limiti di pressione delle gomme. 

È un problema, ma lo sarà per tutti - l’opinione del pilota Ducati - Se ci limiterà, se sarà un danno, lo sarà per tutti e quindi starà a noi piloti farci valere con chi di dovere. Se devo dire se sia una mossa corretta o no, risponderei di no perché la pressione della gomme anteriore tende a salire in gara, soprattutto se sei in scia, quindi può limitare. Ne parleremo sicuramente con Michelin al termine di questa gara”.

Può essere un problema anche in termini di sicurezza?
Sì, potrebbe esserlo. Penso che Michelin sappia quello che faccia, ma alla fine sulle moto ci siamo noi. Se dovesse diventare un problema di sicurezza, starà a noi piloti farci sentire. Siamo la limite, potremmo trovarci in una situazione pericolosa”.

Puoi spiegare cosa succede quando la pressione della gomma anteriore si alza troppo?
Hai brutte sensazioni, la ruota si blocca e in frenate impegnative, come quelle che ci saranno in Austria, è pericoloso quando sei in scia a qualcuno. Il problema grosso è in staccata, perché lo pneumatico scivola, non riesci a fermarti e devi spingere sui freni anche all’inizio della piega, con il rischio di cadere”.

Passiamo a te, si può dire che la tua stagione inizia qui a Silverstone?
Non è del tutto sbagliato. Nella prima parte di stagione non sono riuscito a fare un granché, l’infortunio mi ha limitato anche nelle gare di rientro, adesso finalmente sto bene e non ci voglio più pensare. Ho fatto una bella pausa estiva: sono riuscito ad allenarmi bene, mi sono riposato anche mentalmente, ero un po’ cotto (ride). Ora si riparte”.

La spalla è guarita?
Sì, ho lavorato molto per arrivare qui per essere al 100% e domani vedrò se sarà così. Le mie sensazioni sono molto buone: in palestra ho potuto fare gli stessi esercizi di prima dell’infortunio e anche sulla Panigale ho fatto molti giri consecutivi a Misano, che è un circuito molto fisico, senza problemi. Non solo non ho sentito dolore, ma ora la spalla destra ha la stessa forza della sinistra, ho recuperato il gap! (ride)”.

È prematuro fissarsi degli obiettivi in questo momento?
Devo farlo per forza, la mia priorità è cercare di capire al meglio la nuova moto. Credo che ad Assen avevo fatto già un bel passo in avanti, anche se non erano arrivati i risultati che volevo ed ero caduto nella gara di domenica. Avevo incominciato a sentire di potere fare quello che volevo in sella e quindi credo di avere già iniziato a conoscere questa moto. Questo GP mi servirà per portare avanti il lavoro e dall’Austria in poi voglio cercare di essere sempre competitivo, so qual è il potenziale della Ducati.

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