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MotoGP, Bastianini: "Prima era una questione fisica, ora non ho scuse, sbaglio qualcosa"

La bestia, al suo pieno recupero fisico, in qualifica sfiora la Q2 per un decimo. Nella sprint è 13° davanti a Bagnaia. "I dati delle otto Ducati non bastano, gli altri piloti hanno stili diversi, devo concentrarmi su me stesso per risolvere il problema"

MotoGP: Bastianini:

Le Ducati del team factory non hanno brillato nel sabato di Silverstone. Di certo non è stato il ritorno che forse si sarebbe aspettato Enea Bastianini, che sul pieno recupero fisico al termine della pausa estiva contava molto per riprendere le redini di una stagione incolpevolmente sottotono. Dopo aver sfiorato la Q2 per un soffio, appena un decimo, la Bestia ha affrontato la gara sprint al meglio delle sue capacità, su di una Ducati di cui fatica ancora a carpire quelle sfumature che l'hanno resa la moto da battere in questa stagione. Un tredicesimo posto quindi, precedendo di poco il suo compagno di squadra Bagnaia, e ancora molto lavoro in vista della gara di domani.

"Le qualifiche non sono andate male, anche se ho mancato la Q2 per un decimo. Dobbiamo ancora capire come ingranare - spiega Enea - alcune dinamiche non sono ancora chiare ed abbiamo fatto qualche piccolo errore, ma mi sono divertito e ho trovato da subito un buon feeling con la moto. E' davvero un peccato non aver centrato la Q2, avrei potuto affrontare meglio la sprint con una posizione migliore. In gara ho accusato un problema all'anteriore, ma non mi sento di dire che sia andata male, anche se avrei potuto ottenere un risultato migliore".

Aspettative per domani? Si prospetta una gara asciutta.
"Non abbiamo girato abbastanza in quelle condizioni, c'è ancora del lavoro da fare sull'asciutto. Spero di averne il tempo durante il warm-up se il meteo lo consentirà. Voglio tenere i piedi per terra però, per ora vorrei chiudere nei primi dieci. Non è bello da dire, ma per ora nella attuale situazione dobbiamo essere realisti".

Potrebbero venirti in aiuto i famigerati dati delle otto Ducati?
"In teoria potrebbero, ma purtroppo quelle quattro Ducati che vanno forte hanno stili di guida completamente diversi dal mio. L'unico con cui riesco a confrontarmi è Pecco, mentre Zarco e Martin sono troppo diversi. Credo che in questo momento però sia più importante concentrarmi sulle mie sensazioni piuttosto che osservare cosa fanno gli altri".

Tu sei un pilota che è stato abituato a lottare per il podio. Psicologicamente come stai affrontando questo periodo di difficoltà?
"Per ora direi bene! - scherza il pilota - anche se non è facile. Se prima ero in una fase di recupero e questo mi frenava, ora fisicamente potrei e dovrei raggiungere il mio potenziale che però tarda ad arrivare. Questo significa che c'è un altro tipo di problema che dovremo affrontare col team, ed anche io dovrò adattarmi e modificare il mio stile di guida a questa nuova moto".

Questa prima gara dopo la pausa potrebbe allora essere utile per provare qualcosa di nuovo?
"Dipenderà dalle condizioni, sull'asciutto potremmo aggiungere qualche modifica, ma non è mai stati facile per me affrontare una gara solo come un test" - chiosa infine Enea.

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