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MotoGP, Marini: "I team ufficiali sono migliorati, per noi privati è difficile"

VIDEO - Luca alla festa per i 50 anni di Maroil: "Tra poco si va a Misano, ricordo quando ci entrai la prima volta da ragazzino. Un bambino che entra nel parco giochi dei grandi"

MotoGP, Marini: "I team ufficiali sono migliorati, per noi privati è difficile"

Prima di arrivare a Misano, Luca Marini non ha rinunciato a partecipare alla festa per i 50 anni di Bardhal. Il pilota del team VR46 si è goduto la serata insieme ad amici e colleghi (tra cui Petrucci e Pirro), per poi prendere la strada del ritorno verso la Romagna. Non prima, però, di concederci una chiacchierata (l’intervista completa nel video qui sopra).

Luca, Misano è il tuo circuito di casa, qual è il tuo primo ricordo di quella pista?
Solitamente non mi ricordo nulla della mia infanzia, invece mi ricordo bene la prima volta che ho girato a Misano. Era la prima volta in una pista grande e mi ha segnato: avevo avuto l’occasione di fare un solo giro ed è stata una bella emozione. Ero un bambino che entrava nel parco giochi dei grandi”.

Cosa consiglieresti oggi a quel bambino?
Ci sarebbero tantissime cose da dire, ma sono contento di come sta andando la mia vita, delle scelte che ho preso. Naturalmente, quando ti guardi indietro, c’è sempre qualcosa che vorresti cambiare, ma mi sono sempre divertito ed è la cosa più importante”.

Misano è la pista del riscatto dopo un GP difficile in Spagna?
A Barcellona ho sofferto, in questa parte del campionato tutte i team ufficiali hanno fatto un grande passo in avanti e noi stiamo iniziando ad accusarlo. Misano può essere l’occasione giusta per lottate per le posizioni che contano, dobbiamo continuare con il livello che abbiamo fatto vedere a inizio stagione, anche se ora è un po’ più complicato. Siamo una grande squadra e Misano sicuramente darò qualcosa in più, anche se do sempre il massimo”.

Qual è il bilancio di questa stagione?
Mi sento migliorato come pilota, ho lavorato sui miei punti deboli e grazie anche alla squadra ho fatto tanti passi in avanti. C’è sempre tanto da migliorare, anche altri li fanno. Come hanno detto Petrucci e Pirro, avrei fatto anch’io a meno di 10 centimetri di altezza, ma nella vita di tutti i giorni sono contento di essere alto (ride)”.

In MotoGP non è mai facile.
“La parte più complicata è stata la prima stagione, ero in una situazione difficile, ma mi ha insegnato tanto. La mia carriera è sempre iniziata in modo complicato, poi riesco a emergere e le difficoltà mi rendono più forte. Sono quello che sono è per merito anche delle mie esperienze passate”.

Parliamo del tuo compagno di squadra Bezzecchi, che tipo è?
Come pilota riesce ad avere molta fiducia a raggiungere subito il massimo angolo di piega, lo si vede dai dati, si fida molto delle gomme. Fuori dalla pista, è un ragazzo alla mano, la semplicità è il suo pregio”.

A Misano correrà anche Bagnaia dopo il terribile incidente di Barcellona.
“Ci siamo sentiti, mi sembra stia bene, è stato fortunato”. 

Siamo tutti in attesa del tuo rinnovo con VR46, ma quali sono i tuoi piani per il futuro più lontano?
Da pilota vorrei lavorare in un team ufficiale e potere sviluppare una moto a 360 gradi. Mi piacerebbe portare un marchio alla vittoria, se italiano meglio ancora”.

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