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MotoGP, Borsoi: "Martin per il titolo? Non dobbiamo temere di pensare in grande"

Il team manager della Pramac predica la calma, ma senza nascondere le ambizioni: "non possiamo dire di avere tutto sotto controllo, ma non siamo lontani. Il nostro momento non è ancora arrivato: dobbiamo affrontare corsa per corsa”

MotoGP: Borsoi:

Ducati festeggia anche a Misano, ma questa volta a far risuonare l’inno di Mameli non è  stato il team ufficiale, bensì la Pramac con Martin. Euforico tanto quanto il vincitore di giornata, il responsabile del muretto Gino Borsoi che galvanizzato dal successo non ha temuto di alzare l’asticella almeno a parole, ammettendo di sognare il massimo risultato finale.

Perché no? – ha detto – Alla fine abbiamo il pilota e la moto per farlo. Ci sono molte gare davanti a noi e dobbiamo continuare di questo passo evitando errori stupidi. Jorge ha certamente fatto dei progressi. E’ un corridore nuovo e dovremo fare di tutto perché possa proseguire in questa maniera. Da quando l’ho conosciuto io è cresciuto molto, inoltre è stato già campione in Moto3, dunque sa gestire situazioni del genere”.

A chi gli domandava se non fosse troppo poco costante rispetto a Bagnaia il 49enne non si è mostrato molto convinto. “Non so se sia così. Veniva da un paio di brutte qualifiche, ma avendo cambiato approccio, il problema dovrebbe essersi risolto”.

Inevitabile il primo posto ottenuto al Marco Simoncelli ha portato con sé maggiore determinazione a sbaragliare la concorrenza. “Ci siamo, siamo forti, non possiamo dire di avere tutto sotto controllo, ma non siamo lontani – ha commentato - Quando le sensazioni sono queste si può pensare in grande, tuttavia il nostro momento non è ancora arrivato, per cui dobbiamo mantenere alta l’attenzione e affrontare corsa per corsa”.

Questo atteggiamento cauto è figlio dei recenti sbagli che hanno negato a Martinator la possibilità di salire sul podio. “E’ uno dei più veloci del gruppo, un esplosivo e lo ha dimostrato anche sabato nella Sprint Race, ma deve ancora imparare a concentrarsi e ad avere fiducia in sé. Da quanto so la moto attuale è meglio di quella del 2022 e questo gli ha certamente dato una mano” – ha considerato.

Replicando poi all’interrogativo sibillino sugli ipotetici ordini di scuderia, il dirigente ha detto ridendo: “Non sono nelle mie mani, bisogna chiederlo a Gigi Dall’Igna!”. Infine sul pericolo rappresentato dai corridore dell’Academy VR46 ha dichiarato: “Preferisco non parlare degli altri. Oggi ci sono stati dietro, ma Bezzecchi ha fatto un ottimo gran premio ed è stato velocissimo. Mi aspetto che continui ad esserlo da qui a fine campionato”.

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