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MotoGP, Borsoi: "Penso che il tempo di Martin nel team Pramac sia giunto al termine"

"Domenica siamo stati troppo prudenti con le gomme, Bagnaia no e non abbiamo potuto lottare per la vittoria. Morbidelli è andato oltre le aspettative. Vedremo presto Acosta lottare per le prime posizioni, Marquez è stato intelligente"

MotoGP: Borsoi:

Record della pista e pole position il sabato pomeriggio, vittoria nella Sprint la sera e poi un 3° posto la domenica: il primo GP del Qatar ha visto Jorge Martin protagonista. Gino Borsoi, team manager di Pramac, è soddisfatto della partenza nel 2024, nonostante nella gara lunga non ci sia stata storia contro Bagnaia.

“Il sabato pomeriggio non avevamo ancora la moto, diciamo, pronta per poter fare una gara come quella che ha fatto Jorge, ha corso con tutti i problemi e ha conquistato una vittoria contro ogni pronostico - ha spiegato Borsoi in un’intervista rilasciata a Motorsport - Sapevamo che avremmo sofferto e lui ha fatto la magia, è stato l'artista del sabato pomeriggio con una moto che andava molto bene. Domenica non abbiamo avuto gli stessi problemi di sabato, direi molto meno, ma non ha potuto attaccare dall'inizio perché eravamo in allarme per il problema delle vibrazioni e del consumo delle gomme. Siamo dovuti partire con molta cautela, non volendo attaccare dal primo momento e questo eccesso di prudenza, fin dal primo giro, è ciò che gli ha impedito di lottare con Bagnaia. Pecco è partito forte senza preoccuparsi troppo delle gomme e noi siamo stati molto prudenti. Credo che sia questo il motivo per cui abbiamo perso la possibilità di lottare per la vittoria".

Rimangono altre 40 gare da correre e il tempo e le occasioni per rifarsi non mancano, quasi certamente saranno le ultime di Martin con i colori del team Pramac.

Personalmente credo che il tempo di Jorge con il team Pramac, che piaccia o no, sia giunto al termine - ha confermato Gino - È stato con noi per tanti anni, ha iniziato dal primo anno in MotoGP e siamo al quarto anno. Il prossimo passo deve essere con una moto ufficiale, che sia Ducati o altro. Continua a dimostrare di essere uno dei più veloci, o forse il più veloce o alla pari con Pecco, e merita, oltre a una grande stagione con noi quest'anno, di avere una moto ufficiale l'anno prossimo”.

Morbidelli, invece, dovrà lottare per il rinnovo. Avere perso tutti i test invernali non lo ha certo aiutato, ma il team manager a Losail ha visto progressi da parte di Franco.

"Il bilancio del weekend di Morbidelli è molto positivo, ben oltre le aspettative - ha sottolineato - Era la sua prima volta su una Ducati, il martedì di Valencia non conta per le circostanze. Il primo vero test per lui è stato il venerdì in Qatar, quando gli altri venivano da cinque giorni di test, tutti con un assetto, una velocità e una tranquillità dovuti a tutto l'allenamento che avevano già fatto. Per lui ogni volta che metteva piede sul circuito scopriva cose, è come un bambino che inizia a camminare. Non ha commesso errori. Sabato è arrivato a 24 secondi dal vincitore e domenica, con il doppio dei giri, è arrivato alla stessa distanza”.

Non è mancato un commento sulle prestazioni di Acosta e Marquez.

Pedro ha fatto quello che doveva fare: attaccare e divertirsi. Penso che lo vedremo presto lassù a lottare per qualcosa di più" la previsione di Gino. E su Marc: “penso che abbia avuto un fine settimana più che intelligente, a poco a poco sta scoprendo la moto, la sta capendo, senza commettere errori. Cosa direi a Marc? Non posso dirgli nulla, lui sa infinitamente meglio di me come gestire questa situazione”.

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