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MotoGP, Marquez: "Il mio futuro? Deciderò anche per il bene di Honda"

L'otto volte iridato torna sul podio nella Sprint Race in India, ma la mente è al 2024: "con Honda stiamo parlando dal Mugello e pure in Austria ci siamo confrontati. Assieme stiamo cercando di trovare la quadra per il progetto e per il mio avvenire"

MotoGP: Marquez:

Almeno per questo sabato Marc Marquez ha mandato in archivio i problemi che hanno caratterizzato finora la sua stagione. Bissando quanto fatto in Portogallo ad inizio campionato, il pilota di Cervera è tornato a calcare il podio chiudendo terzo la mini corsa sul Buddh circuito in India.

"Ho fatto una buona gara - ha affermato ammettendo poi di essere stato aiutato dall'incidente al via - Dopo la prima curva ho approfittato delle cadute di Marini e Bezzecchi che erano più veloci di me e così mi sono portato in una buona posizione".

I tanti KO accumulati negli ultimi anni gli hanno forse insegnato a non mettersi costantemente nei guai, ma in questa occasione il 30enne ha voluto dare il tutto per tutto. "Nei cinque giri finali ho rischiato molto, spingendo come in qualifica. Ho avuto fortuna a non cadere. E' stato un po' come a Le Mans. La prospettiva della top 3 mi ha fatto spingere al massimo. Complessivamente è stata una buona giornata. Anche Mir è andato bene. Solitamente con questi pneumatici avrei faticato, ma sono stato capace di adattare il mio stile di guida - ha spiegato - Nel GP  dovrò stare attento al consumo della gomma posteriore essendo elevato. Nonostante non abbia patito sul finale oggi, ho notato che specialmente al centro si verifica parecchio deterioramento. Sulla distanza sarà dura. Personalmente perdo molto alle curve 8 e 9. E' il nostro punto debole, però per il resto siamo competitivi", ha aggiunto ottimista, prima di aprire il capitolo su ciò che farà il Mondiale venturo. Poi ha risposto alle congratulazioni di Pedrosa.

"Ho imparato più cose dietro di te due giri a Misano che qui in gara - ha ammesso, poi ha aggiunto - mi adatto sempre molto rapidamente ai nuovi circuiti, come ho fatto ad Austin e in Argentina. Arrivo rapidamente al limite, ma poi ci resto. Qui avevo più dubbi, perché la carcassa del pneumatico posteriore non si adatta al mio stile di guida, mi fa soffrire molto, perché non riesco a frenare bene e non riesco a far scivolare la moto con entrambe le gomme. In alcuni punti sto andando troppo al limite, lo so, soprattutto nelle curve a sinistra, la 5 e la 10. È meglio non pensarci, ma domani dovrò andare un po' meno lì".

Poi ha risposto all'ennesima domanda sul suo futuro.

"Nessuno è dentro alla mia testa. Solo due tre persone che mi sono vicine sanno cosa penso. Per quanto mi riguarda cosa voglio e ciò di cui ho bisogno. Desidero il meglio per me e per tutti, quindi anche per la scuderia. Una decisione del genere non puoi prenderla dall'oggi al domani, devi rifletterci", ha dipinto la situazione attuale, glissando sulle dichiarazioni di Ducati, decisamente aperte ad un suo innesto alla Gresini Racing. "Con Honda stiamo parlando dal Mugello e pure in Austria ci siamo confrontati. Assieme stiamo cercando di trovare la quadra per il progetto e per il mio avvenire". 

Per finire un pensiero al fratello Alex, caduto nel Q1. "Si è rotto tre costole e so che è molto doloroso. Quando si rischia può succedere. Credo che tra oggi e domani rientrerà a casa in vista di Mandalika. Peccato era tra i migliori".

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