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SBK, Toprak: “La Yamaha non accelerava, la R1 sembrava una Supersport contro Ducati”

Razgatlioglu tre volte secondo a Portimao: “Ho dato il 200% contro Alvaro, ma penso abbiate visto tutti. Cosa potrei fare io su una Ducati? Non fatemi rispondere”

SBK: Toprak: “La Yamaha non accelerava, la R1 sembrava una Supersport contro Ducati”

È stata una domenica frustrante quella vissuta a Portimao da Toprak Razgatlioglu, che pur avendo messo tutto se stesso nella lotta contro Baustista si è visto soffiare due successi all’ultima curva. Tanta rabbia che il Campione del Mondo 2021 ha esternato colpendo il cupolino della sua R1, sia sul finale della Superpole Race che di Gara 2, in cui si è visto infilare da Bautista all’ultimo giro con un sorpasso all’esterno.  

“Di solito non è questo il mio carattere, ma non avevo dei bei pensieri stavolta" ha commentato Toprak, raccontando la beffa subita nel finale di Gara 2: "Ero concentrato sulla vittoria. Ho visto la bandiera a scacchi, ho visto dov’era Bautista e ho rialzato la R1, ma la mia moto non aveva la stessa accelerazione della Ducati, non avevo potenza, e per lui è stato facile passarmi all’esterno. Mi è sembrato ancora una volta di guidare una 600”.

Bautista ha affermato di aver vinto perché era più veloce in curva e non sul rettilineo, ma il pilota turco non è completamente d’accordo con la visione del rivale.

“Era più veloce in curva, ma anche in uscita, perché aveva un’accelerazione incredibile - ha puntualizzato Razgatlioglu - Quando l’avevo davanti nei primi giri di gara ho notato che la sua moto accelera anche se derapa dopo aver fatto la curva, mentre la mia non accelera se ha un po’ di pattinamento. Penso di aver tenuto una buona linea all’ultimo giro, ho provato a rialzare di più la moto e aprire il gas, ma non avevo accelerazione. Credo che questo dipenda dalla potenza, ma anche dal pattinamento. Alvaro non apre il gas prima di me. Va largo in piega a piena potenza, derapa, ma la sua moto è comunque veloce. In Superpole Race si è trattato di una questione di linea, perché aveva più grip di me. Mentre nella gara lunga aveva sì più aderenza di me, ma non tanto quanto al mattino. È strano perché anch’io ho provato a comportarmi in maniera diversa, ma non ha funzionato”. 

Come ieri, e più di ieri, Razgatlioglu ha guidato al massimo per tutti i giri di Gara, dando più del 100%.

Mi sono sentito come se fossi al 200%, soprattutto negli ultimi quattro giri. È stato incredibile perché la gomma posteriore ha cominciato a calare e avevo dei bloccaggi all’anteriore. Ero lì con Alvaro e continuavo a spingere forte perché mi sono detto che il mio posto era il primo, non il secondo. Mi sono concentrato sul vincere la gara e ho provato ad attaccarlo e a superarlo ancora - ha raccontato El Turco - Il mio piano era quello di attaccarlo immediatamente se Alvaro non fosse andato largo negli ultimi due giri, perché lui è molto forte qui all’ultima curva, sul rettilineo e in Curva 1, e io avevo bisogno di stargli davanti per poter lottare. Lui però è andato largo in Curva 5, quindi l’ho superato lì, ma poi sono andato leggermente largo in Curva 7 e all’ultima curva mi ha superato di nuovo. Il mio piano per l’ultimo giro era quello che ho detto prima. Se avesse provato a passarmi in ingresso curva, forse avrei provato un’altra strategia, ma in uscita di curva è tutta un’altra storia, perché non potevo provare a fermarlo senza accelerazione. Come avrei potuto?”.

Come sarebbe andata se anche Toprak avesse guidato una Ducati? Avrebbe potuto battere Bautista ad armi pari?

“Tutti sanno che la Ducati ha la moto migliore. Io guido una Yamaha e stiamo lottando contro la moto migliore… È meglio che non parliha affermato il 26enne, che in merito alle sue possibilità di successo con la M 1000 RR ha aggiunto: “Sembra che la BMW sia più veloce in rettilineo, quindi dovremmo avere più opportunità per vincere qui e su altri tracciati, se riuscissi ad adattarmi immediatamente alla moto”.

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