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SBK, Toprak: “Le Ducati sono forti in qualunque situazione, ma sono pronto a lottare”

“Bautista e Bulega hanno un ottimo passo, ma punto al podio e se riuscissi a migliorare un po' potrei seguirli”, Rea: “Il consumo delle gomme è critico a Barcellona, non si può andare a tutta come a Donington o Assen”

SBK: Toprak: “Le Ducati sono forti in qualunque situazione, ma sono pronto a lottare”

Sebbene siano stati i piloti Ducati a fare la voce grossa nel venerdì al Montmeló, Toprak Razgatlioglu e Jonathan Rea si sono difesi bene in questa prima giornata di prove in Catalunya, conclusa occupando rispettivamente la terza e quinta piazza della classifica combinata.

Partito da leader delle FP1, il turco del team BMW Motorrad non è più voluto andare a caccia del tempo nel turno pomeridiano, preferendo lavorare in ottica gara.

“Non ho più spinto dopo aver fatto il tempo, mi sono concentrato sul passo gara e sulla simulazione, guidando con più calma - ha spiegato Toprak - Sto cercando di dare il massimo per ottenere un buon risultato qui, perché salire sul podio qui con questa moto significherebbe che potremmo tornare più forti ad Assen e su altri circuiti. Ci sono piste dove la Ducati è molto forte, altre dove lo è la Yamaha e magari alcune dove lo sarà la BMW. Ok, la Ducati generalmente è sempre forte, ma io sono pronto a lottare”.

Pur essendosi fermato a circa tre decimi dal riferimento di Bulega con il crono siglato al mattino, Razgatlioglu è convinto di poter migliorare nella giornata di domani, facendo un passo indietro in termini di assetto.

“Il passo non è perfetto, però stiamo ancora lavorando. Mi ero trovato molto meglio con la moto durante i test, ma oggi abbiamo provato un diverso set-up per cercare di migliorare ulteriormente che però non sta funzionando, quindi domani potremmo tornare all’assetto che avevamo nei test - ha affermato - Nel pomeriggio mi sono concentrato sulla simulazione di gara e nel primo stint ho avuto problemi con la SCX. Pattinava molto e non so se si sia trattato di un problema della gomma ma dopo essere rientrato per cambiare la gomma posteriore ho sentito di avere più grip e sono riuscito a tenere un buon passo. Non so come mai non funzionasse, ma forse domani avremo più grip tornando all’assetto dei test”.

La scelta dell’assetto e del forcellone da impiegare in gara saranno due fattori chiave per il pilota BMW, che a differenza di alcuni colleghi non ha trovato il tracciato in condizioni peggiori rispetto ai test.

“Credo sia in buone condizioni perché i tempi sono buoni con le gomme da gara. Penso che il grip e la pista siano ok, ci serve solo un buon set-up perché Alvaro e Bulega sembrano essere forti e hanno un ottimo passo. Non sono sorpreso perché sappiamo che la Ducati è sempre competitiva qui, ma se domani riuscissimo a migliorare un po’ allora potrei riuscire a seguirli in gara. Il mio obiettivo qui è il podio. Miglioriamo la moto ogni giorno, soprattutto sotto il profilo dell’elettronica e del freno motore, ma il nostro principale problema è il grip. Non ho problemi quando rialzo la moto, ma ho davvero poca aderenza in piega. Stiamo cercando di lavorare sull’assetto per cercare di avere un po’ di aiuto in più in questa fase” ha analizzato Toprak.

Parlando del forcellone, il turco ha poi aggiunto: “Nell’ultima uscita dei test ho usato quello vecchio mentre adesso sto usando quello nuovo, ma forse domani proverò a usare nuovamente quello vecchio perché dobbiamo capire con quale dei due abbiamo più grip e il miglior passo. Al momento non lo so dire, ma spero di avvertire qualche differenza positiva e se domattina dovessi trovarmi meglio con il vecchio forcellone continuerò con quello”.

Rea: “A Barcellona non vince chi va più forte, ma chi sa giocare le proprie carte”

C’è ancora del lavoro da fare nel box Yamaha, ma come era emerso già dai test Jonathan Rea sembra essersi lasciato alle spalle le difficoltà sofferte a Phillip Island. Il Cannibale guarda quindi con fiducia verso la prima corsa del weekend, forte del lavoro svolto in ottica gara.

“Abbiamo cominciato bene nei test, mi sono sentito bene sulla moto. Quello dell’Australia è un circuito unico e a volte può restituire degli strani risultati e adesso ci siamo spostati a Barcellona dove bisogna preservare le gomme sia all’anteriore che al posteriore. Questa è una pista che consuma molto gli pneumaticie e spesso le gare diventano come quelle di ciclismo. Credo che stiamo lavorando bene da questo punto di vista, perché siamo riusciti a fare un’intera simulazione di gara durante i test e anche qui nel pomeriggio - ha spiegato il nordirlandese - Il calo delle gomme è stato critico, ma abbiamo svolto due simulazioni con due diversi tipi di gomme per riuscire a capire il consumo e adesso si tratta solo di analizzare i dati per capire come procedere domani”.

Con l’alto consumo degli pneumatici che si registra in Catalunya non sarà semplice capire il ritmo da mantenere in gara, ma Rea ha già le idee un po’ più chiare dopo la doppia simulazione di gara.

“Di solito ci si orienta sul ritmo degli altri piloti, ma l’anno scorso Bautista ha vinto con un vantaggio enorme, mentre a me sembrava di girare con un’ancora negli ultimi giri. Bisogna capire il proprio ritmo, avere un riferimento di termini di tempo e ora che ho svolto due simulazioni ho un’idea di come fare a gestire bene le gomme, anche se si cerca sempre di migliorare la moto, quindi domani volevamo provare a usare un diverso set-up - ha spiegato Johnny - Non ho visto nessuno a parte me e Locatelli fare 20 giri filati. Gara 1 domani servirà a tanti per capire il proprio ritmo e per lavorare per domenica, ma per me non c’è il margine per prendere rischi. Oggi ho visto Alvaro e pensavo stessa facendo una simulazione gara, invece ha fatto dieci giri e poi è rientrato a cambiare le gomme. Quindi sarei stato stupido a spingere per stare con lui, per poi perdere negli ultimi giri. Questa non è una pista come Assen o Donington dove vai al 100% e chi fa meglio vince. Qui bisogna giocarsi le proprie carte, con il set-up, il pacchetto e la gestione delle gomme che è molto importante”.

Le gomme saranno un aspetto fondamentale a Barcellona e parlando delle nuove allocazioni della Pirelli Jonathan ha poi aggiunto: “Dal mio punto di vista, non c’è una grande differenza in termini di performance. La gomma anteriore è molto simile alla vecchia SC1, mentre la posteriore è simile alla 800. Se volete il mio parere sugli pneumatici, ritengo che avremmo bisogno di gomme più resistenti e stabili e di dimenticarci di cercare i tempi, perché quel che conta è avere delle gomme sostenibili in gara e anche per il pianeta, perché non possiamo continuare a buttare pneumatici. È molto trovare un assetto con cui essere veloci sia all’inizio che alla fine della gara. Io spingerei verso delle mescole più dure, ma lo sviluppo e la filosofia degli ultimi anni vanno verso gomme sempre più morbide”.

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