Tu sei qui

MotoGP, Brad Binder fa il Mea Culpa per i contatti: "ho meritato i due long lap"

Il sudafricano ha chiuso il GP di Indonesia in sesta posizione, dopo due long lap, davanti a Miller. "A fine giornata ciò che conta è che in quanto piloti abbiamo la responsabilità di non mettere a rischio gli altri  in pista"

MotoGP: Brad Binder fa il Mea Culpa per i contatti:

Brad Binder fa il 'mea culpa' al termine di una gara che lo ha visto protagonista di due contatti, pagati a caro prezzo poi con due long lap. Il primo, e più decisivo, su Luca Marini gettandolo nella ghiaia e costringendolo ad un ritiro prematuro. Il secondo su Oliveira, nel tentativo di un ingresso curva in cui le traiettorie del pilota della KTM e di quello dell'Aprilia RNF sono finite per collidere, mandando largo Oliveira. Al netto dei contatti e delle scuse però, sacrosante, quella di Binder sul circuito Indonesiano è anche stata una prestazione di alto livello. Partito dalla seconda fila, il sudafricano ha chiuso la gara in sesta posizione dietro alla Ducati di Bezzecchi, a 11 secondi dal vincitore Bagnaia dopo due long lap, e piazzando le ruote davanti al compagno di squadra Miller. Viene quindi da chiedersi se il pilota della KTM avrebbe potuto ambire ad un risultato ben più ambizioso sul circuito Indonesiano.

"Ho commesso un errore - si scusa Binder - ho pestato il freno posteriore cercando di andare largo e mi dispiace aver colpito Marini rovinandogli la gara. Mi sono scusato con lui e col team per quella che sarebbe potuta essere un'ottima prestazione per loro. (Luca Marini ha poi accettato le scuse ndr) Successivamente c'è stato un altro contatto con Oliveira, ho avuto poco tempo per reagire e piegare all'interno era l'unica opzione rimasta. Mi sono meritato entrambi i long lap e mi dispiace per entrambi i piloti e i loro team".

La differenza di gomme può aver giocato un ruolo negli errori di valutazione del sudafricano.
"Avevo un vantaggio su di loro, avevo scelto una media all'anteriore, mentre le loro morbide erano già usurate. Nel caso di Oliveira, il riferimento che utilizzavo in curva 2 era molto più in là del suo, così quando ha anticipato l'ingresso in curva ed ha cominciato a frenare, ho visto il suo posteriore avvicinarsi velocemente, ho cercato di inserirmi all'interno e ho finito per toccarlo".

E' sembrato che fino all'ultimo non fossi sicuro della tua scelta alla gomma posteriore.
"Devo ringraziare il mio capotecnico, avevo inizialmente optato per la morbida, invece lui mi ha fatto provare la media entrando in griglia, le sensazioni erano buone ed ho deciso di tenerla. Quella scelta ci è valso il risultato di oggi".

Con Luca poi ti sei scusato, e la sua rabbia è subito svanita, ma hai comunque dovuto affrontare due long lap. C'è anche della frustrazione?
"Non importa cosa accade nello specifico, a fine giornata ciò che conta è che come piloti abbiamo la responsabilità di non colpire nessuno in pista. Dobbiamo evitare di mettere in pericolo gli altri. In mattinata avevo le leve dei freni  aperte, pensavo che il problema fosse risolto ma evidentemente si sono riaperte. E' stata una fortuna che sia riuscito a mettere abbastanza pressione con le dita, a queste velocità chissà cosa sarebbe potuto succedere. E' chiaro che sono cose che possono accadere, ma non posso che scusarmi perché non è mai intenzione di nessuno creare situazioni come queste che possono mettere in pericolo gli altri".

Articoli che potrebbero interessarti