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MotoGP, Vinales contrariato: "Avrei voluto fare almeno il giro di allineamento"

Lo spagnolo deluso dopo aver dettato il passo nel warm up della mattina. "Decisione difficile,  ma La sicurezza ha la precedenza, avremmo rischiato di girare nelle stesse condizioni della bandiera rossa in Moto 2"

MotoGP: Vinales contrariato:

A poche ore dall'annuncio dell'annullamento della sprint della domenica, spostata ieri per salvaguardare la gara lunga, proprio in previsione dei forti venti che da stamattina sferzano l'asfalto di Phillip island, sono arrivate anche le prime reazioni dei piloti. Tante le opinioni, a volte contrastanti, tra i piloti, tra chi accoglie la notizia con sollievo e chi esprime forse anche qualche perplessità.  Tra questi Maverick Vinales, che nel warm up aveva fatto registrare il passo migliore sul bagnato e che, possiamo capirlo, pregustava la possibilità di mettersi alla prova anche oggi.

"E' veramente difficile decifrare se sia stata la scelta giusta - commenta lo spagnolo - dal mio punto di vista sarebbe stato meglio fare almeno il giro di allineamento e poi solo dopo cancellare la sprint se fosse stato necessario. Abbiamo ovviamente anche le informazioni dai piloti della Moto2, che dicono che fosse impossibile correre oggi, ma in ogni caso non è una decisione su cui avremmo avuto alcuna influenza, non stava a noi decidere".

Il pilota sembra però contrariato di non aver potuto correre.
"Non so se disappunto sia il termine giusto in questo caso. Sicuramente la sicurezza doveva avere la precedenza ed immagino che dopo la bandiera rossa in moto 2 avremmo dovuto correre nelle stesse condizioni".

La soluzione a questi problemi sembra semplice: correre in un altro periodo dell'anno.
"Non so darti una risposta, forse si, ma in questo periodo dell'anno il meteo è sempre stato incerto qui a Phillip Island. Penso che da un punto di vista logistico sia impossibile spostarla nella prima parte della stagione".

Nel warm up che sensazioni hai avuto?
"Il passo per me era buono, per le altre Aprilia di meno. E' un qualcosa che dobbiamo capire meglio perché sul bagnato sentivo di avere più trazione che sull'asciutto. E' un fattore importante da considerare, anche in Giappone sul bagnato, al di là della caduta e del cambio di moto, ero tra i piloti più competitivi in pista nonostante non stessi spingendo al massimo. Dobbiamo approfondire a fondo i dati che abbiamo per capire cosa ci manca".

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