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SBK, Bautista: "Avrei preferito vincere sotto la bandiera, ma sono regole"

"Senza toccare il verde, Toprak non sarebbe passato. E' stato bellissimo duellare con lui, tanti sorpassi sempre al limite ma anche sempre corretti. Oggi ho spento un po' il cervello, mi sono preso qualche rischio in più"

SBK: Bautista:

Alvaro Bautista ha portato a termine il weekend perfetto a Jerez, conquistando anche la vittoria in Gara2 dopo quelle ottenute in Gara1 ed in Superpole Race. Solo che questa vittoria è arrivata dopo essere stato battuto in pista, perché chi è passato per primo sotto la bandiera a scacchi, ovvero Toprak Razgatlioglu, è stato penalizzato per un passaggio sul verde in uscita dall'ultima curva. Una manovra di certo non conforme al regolamento, ma che non ha avvantaggiato il turco. 

"É una regola e va rispettata, specialmente nell’ultima curva - il commento secco di Bautista - io ero molto interno, lui era anche più interno e non so dove poteva passare. Alla fine ha usato un pezzo di posta che non avrebbe dovuto usare. Di certo mi sarebbe piaciuto vincere senza questa penalità, ma è una regola che c’è e va rispettata. Preferisco vincere passando per primo sotto la bandiera a scacchi, ma sono felice".

Felice per aver vinto comunque?
"Felice per la gara, per la lotta. Abbiamo fatto di tutto, siamo stati aggressivi ma anche molto corretti tra di noi. Per me è stata una delle più belle gare della storia della SBK, compresa Gara2 a Portimao. Qui ci passavamo ovunque, lì è stato diverso. Davvero uno spettacolo secondo me. Di solito io rischio il necessario, mi tengo un margine. Oggi non avevo questo approccio, ho corso senza pensare ed ho provato ad attaccare sempre. E’ come se avessi spento quella piccola parte del mio cervello!".

Sembravano quasi due piste diverse tra te e Toprak, soprattutto in staccata.
"Quando giri da solo, questa cosa non si nota. Ma in realtà quando giri con i rivali ti accorgi di quanto sono diverse le traiettorie tra i vari piloti e le varie moto.  La Ducati ha bisogno di essere fermata quando è dritta, mentre la Yamaha può forzare la staccata anche a moto piegata fino alla fine. Nell’ultima parte della frenata è più forte di noi. Io ho spinto forte, ma in alcuni punti dovevo sollevare la moto in staccata per non prenderlo. Alla fine pur essendo due modi diversi di affrontare la staccata, il tempo è simile. Ma nella lotta corpo a corpo, lui ha più possibilità di battermi con questo approccio alla staccata. Per i duelli è meglio avere il suo vantaggio che il mio".

Hai capito subito che stava passando sul verde?
"Non ho visto il suo passaggio sul verde, ero interno e piegato. Non mi sono reso conto sul momento. Dopo mi sono reso conto che l’hanno penalizzato. Penso che senza toccare il verde non sarebbe passato, ma sul momento non puoi rendertene conto. In quell’uscita di curva la moto si è anche un po’ mossa, ma è normale".

Quale è stato secondo te il sorpasso più bello?
"Forse il sorpasso alla 5 è stato il più bello, perché lì non è mai facile passare. L’ho passato in ingresso e posso garantire che non è facile fare un sorpasso lì ad un pilota come Toprak. Anche l’ultimo attacco all’ultima staccata è stato bello, siamo stati bravi entrambi. Mi sono divertito molto, bello duellare con Toprak così".

Stasera festa o domani devi allenarti?
"Mi sono allenato stamattina, ed anche domani lo farò. Si tratta della mia routine, mi fa sentire bene. Però magari stasera faccio festa, quindi non garantisco!"

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