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SBK, Bassani: "Per Kawasaki dovrò cambiare il mio stile, non stravolgerlo"

"Nel team non c'è ansia o agitazione, ma dovrò abituarmi a esprimermi in inglese. A Rinaldi piace Motocorsa? È una grande squadra, ma in inverno ci sono tanti campioni del mondo"

SBK: Bassani:

Ieri per Axel Bassani è iniziato un nuovo capito della sua carriera e il cambiamento è stato enorme. Lasciata la Ducati, è salito sulla Kawasaki, passando da un team privato e famigliare come Motocorsa a quello ufficiale KRT. Le novità a Jerez sono state tante e serve tempo per digerirle tutto.

“La prima impressione è stata buona, anche se la pista non era in condizioni bellissime. Non ho spinto tanto perché avevo visto che cadevano in tanti e non avevo bisogno di fare una cappella al primo giorno - ha sorriso raccontando il suo debutto sulla Verdona - In generale, non è andata male”.

I punti di contatto fra la Panigale V4 e la ZX-10RR sono pochi.

Tutto è diverso: la posizione in sella, l’erogazione del motore, il modo in cui freni - il parziale elenco - Le sensazioni sono buone, mi sento bene sulla moto, mi piace, ma mi devo adattare, capirla, perché sto passando da un V4 a un 4 in linea. Sono ancora un po’ lento in centro curva, non ho nemmeno lavorato sul setup, sono partito dalla base di Alex Lowes per avere un’idea. Devo cambiare qualcosa nel mio stile di guida, ma non devo stravolgerlo”.

Poi c’è l’adattamento al team.

Mi piace la squadra, sono tutti molto tranquilli, non c’è ansia o agitazione perché sanno che c’è tanto lavoro da fare, ma anche molti giorni davanti. Devo parlare sempre in inglese, è una nuova avventura perché ero abituato a spiegare la mie sensazioni al team in italiano. È una cosa nuova, ma un po’ alla volta si impara” è positivo Axel.

Intanto, Michael Rinaldi ha elogiato il lavoro di Motocorsa, affermando di capire come mai Bassani fosse così veloce, avendo tutte le attenzioni concentrate su di lui.

Sicuramente Motocorsa è una gran squadra con una gran moto, io ero riuscito a fare subito dei gran risultati con loro e quest’anno avrei potuto essere il 2° miglior pilota sulla Ducati, se qualcuno non mi avesse buttato per terra - la frecciatina al rivale che ha preso il suo posto - Per stare nei primi 5 nel Mondiale non devi andare piano, ti devi sentire bene con la moto. Durante l’inverno ci sono tanti campioni del mondo, poi le cose cambiano durante la stagione.

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