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SBK, Rea elogia la R1: “Il pacchetto è ottimo e saprò sfruttarne i punti forti”

“La Yamaha è semplice da guidare, l’erogazione del motore si adatta molto bene al mio stile di guida e ora ho capito perché Toprak e il Loka sfruttassero così bene la SCX”

SBK: Rea elogia la R1: “Il pacchetto è ottimo e saprò sfruttarne i punti forti”

Tra Jonathan Rea e la Yamaha sembrano esserci le basi per un grande amore. Nella giornata conclusiva dei test a Jerez, il Cannibale ha confermato le ottime sensazioni riscontrate nella sua prima uscita in sella alla R1, mostrandosi subito veloce con la sua nuova compagna. 

“Non avevo aspettative per questi test. L’obiettivo principale era quello di sentirmi a mio agio in sella alla moto e capire il feeling con la R1, ma l’ho trovata una buona moto già da ieri. Ero molto nervoso quando ci sono salito per la prima volta lunedì, perché le sensazioni erano molto diverse rispetto alla Kawasaki, ma è davvero bella da guidare. L’erogazione del motore si adatta molto bene al mio stile di guida e abbiamo valutato diverse idee di set-up dando un po’ di feedback agli ingegneri e alla mia squadra”, ha detto Rea, che ha concluso i collaudi con 68 giri completati e il terzo tempo a sette decimi dal riferimento siglato da Remy Gardner, suo nuovo compagno di marchio.

Il sei volte iridato è rimasto piacevolmente colpito dalle caratteristiche della Yamaha e in particolare dal carattere del suo quattro in linea.

“Con la Kawasaki dovevamo sempre usare gomme più dure rispetto agli altri. Quando loro usavano la SCX all’anteriore, noi dovevamo usare la SC1. Ma con questa moto, ho capito perché Toprak e il Loka riuscissero a usare la SCX con un ottimo potenziale. La moto è molto facile da guidare, ha un’ottima gestione delle gomme e funziona molto bene anche con la SCQ. Ora si tratta solo di capire il limite e come estrarre il massimo potenziale. Sono molto felice dell’erogazione del motore, che ti ispira fiducia e ti incoraggia a dare gas, ma non ho trovato altre moto con cui confrontarmi in pista. Sappiamo che rispetto alla Ducati, ad esempio, dobbiamo migliorare in alcune aree, ma ogni moto ha i suoi punti di forza e non appena avrò capito la R1, sono sicuro di riuscire a sfruttarli” ha chiosato Johnny, evidenziando la bontà della Superbike di Iwata.

È un ottimo pacchetto ed è molto incoraggiante vedere quanto sia stato veloce Gardner. So che avevano un programma diverso dal nostro, perché per GRT si è trattato di un vero e proprio test, con nuovi elementi da provare, mentre per me è stato molto più basilare: mi sono concentrato sulle sensazioni in sella, ho provato diverse combinazioni di pneumatici e ho fatto alcuni piccoli aggiustamenti, come l’altezza - ha spiegato il 36enne - Comunque tutte le squadre Yamaha lavorano in sinergia, quindi adesso abbiamo dei dati da analizzare per migliorare”.

Partendo già da un’ottima base, al nordirlandese non resta che pensare a come affinare ulteriormente il suo pacchetto.

Dobbiamo migliorare in alcuni aspetti come l’elettronica, che è diversa per ogni pilota. Purtroppo il mio ingegnere elettronico non era presente in questa seconda giornata di test e siamo riusciti a fare soltanto sette giri insieme, quindi ci lavoreremo in maniera più approfondita nella nostra prossima uscita - ha chiosato Johnny - Per il resto ci vorrà tempo, perché abbiamo molte cose da provare”.

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