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Davvero a sorpresa, arriva ad EICMA 2023 la nuova Suzuki GSX-S1000GX, moto della serie GSX-S... che mancava. Proprio così, una Crossover che si posiziona a metà tra la sport tourer GSX-S1000GT e la Suzuki V-Strom 1050. Sebbene sia la GX che la GT appartengano alla serie GSX-S, le differenze però sono significative. La GX, tanto per iniziare, presenta una corsa più lunga delle sospensioni, quindi vanta una maggiore altezza da terra ed una comoda posizione di guida eretta. Ulteroiore step per lei, l'introduzione delle Suzuki Advanced Electronic Suspension (SAES), le sospensioni elettroniche avanzate di Suzuki.
La prima crossover di Suzuki
Proprio così, è lei la prima crossover della Casa di Hamamatsu. Vanta un design estremamente moderno, aggressivo, che "profuma" di superbike, senza però dimenticare l'eleganza del grand touring e con la posizione di guida alta ed eretta e le proporzioni delle gambe lunghe di una di una adventure tourer. Il cupolino anteriore, vanta un profilo affilato che culmina nel compatto faro anabbagliante a LED, con luci di posizione compatte a LED che corrono lungo i lati formando una coppia di "occhi". Bello il contrasto delle sospensioni color oro, che staccano con marmitta e motore. La gamma prevede tre colori. Lo sportivo Blu Tritone metallizzato (YSF), il classico Glass Sparkle Black (YVB) ed il particolare Pearl Mat Shadow Green (QU5). Non manca una chiave di avviamento personalizzata con il logo GX su sfondo oro.
Motore da 152 CV!
Abbiamo parlato di prestazioni. Beh, il motore è un quattro cilindri in linea DOHC a quattro tempi raffreddato a liquido da 999 cm3 ad alte prestazioni che offre un'erogazione fluida e potenza costante in tutta la sua ampia fascia di potenza. Si parla di 152 CV a 11.000 giri/min di potenza massima ed una coppia di 106 Nm a 9.250 giri/min., tutto per un consumo dichiarato in 16,1 Km/l (il serbatoio è da 19 litri). L'ampia e fluida curva di coppia e l'erogazione di potenza del motore riducono l'affaticamento durante i viaggi a velocità autostradali, pur garantendo un'accelerazione potente quando lo si desidera. L'impianto di scarico 4-2-1 è stato messo a punto per offrire una risonanza potente e un suono piacevole, ovviamente... Euro 5. I corpi farfallati elettronici aiutano a raggiungere un equilibrio ottimale tra il controllo del regime del minimo e le caratteristiche di erogazione della potenza. La scatola del filtro dell'aria riduce la resistenza all'aspirazione e offre un piacevole suono di aspirazione. Segnaliamo poi i profili delle camme di scarico e di aspirazione che offrono un ottimo equilibrio tra prestazioni e controllabilità. Non manca il sistema di assistenza alla frizione Suzuki (SCAS) che contribuisce alla fluidità del cambio di marcia e consente "leggerezza" all'azionamento.
Ciclistica per divertire
Il telaio compatto e leggero è stato progettato per supportare abilmente le prestazioni da superbike del motore. Il telaio è un doppio trave in alluminio, mentre al posteriore c'è un telaietto dotato di punti di fissaggio sicuri per le valigie laterali. Il forcellone è in alluminio, mentre le ruote sono a 6 razze in alluminio fuso. Queste ultime montano pneumatici radiali Dunlop SportMax Roadsport 2 (120/70ZR17 all'anteriore; 190/50ZR17 al posteriore). A frenare la moto, le pinze freno anteriori monoblocco Brembo a 4 pistoncini, accoppiate a doppi dischi da 310 mm a montaggio flottante all'anteriore. Non manca un portapacchi posteriore con maniglie integrate. Le sospensioni elettroniche avanzate Suzuki (SAES) sfruttano la forcella rovesciata Showa SFF-CA all'anteriore, mentre al posteriore abbiamo un monoammortizzatore di tipo BFRC-lite. Il parabrezza è regolabile in altezza su tre posizioni e non mancano i paramani di serie.
Tecnologia di bordo
Grazie all'introduzione di una nuova IMU, abbiamo come detto le sospensioni elettroniche, nonché il Suzuki Floating Ride Control (SFRC), un sistema che migliora ulteriormente il comfort di guida in risposta alle variazioni del manto stradale. Lavora in simbiosi con il Suzuki Velocity Dependent Control (SVDC), un sistema che monitora la velocità del veicolo e ottimizza le impostazioni delle sospensioni in base a tale velocità. Non manca il Suzuki Deceleration Damping Control (SDDC), un sistema che converge modifica dolcemente le variazioni di assetto del veicolo dovute alla frenata e che controlla la forza di smorzamento per ottenere un movimento di beccheggio ideale.
Gli input provenienti dall'IMU e dai sensori di corsa delle sospensioni anteriori e posteriori, vengono utilizzati per monitorare il movimento delle molle della moto.
del peso "molleggiato" della motocicletta in relazione ad un punto di riferimento immaginario direttamente al di sopra del quale l'avantreno e il retrotreno sono teoricamente sospesi, come se fossero appesi a un gancio nel cielo. A sua volta, l'unità SCU (Suspension Control Unit) regola all'istante le impostazioni degli ammortizzatori per mantenere la moto, mentre le ruote assorbono le asperità della strada.
Confermato anche per la nuova Suzuki GSX-S1000GX il Suzuki Intelligent Ride System (S.I.R.S.), che regola le tre mappature disponibili, agendo su potenza, Traction Control, l'Active Damping Control, l'Automatic Rear Suspension Modes (auto, tandem, rider singolo, rider con bagaglio), nonché il Bi-directional Quick Shift System, lo Smart Cruise Control, il Motion Track Brake System, lo Slope Dependent Control System, il Suzuki Easy Start System ed il Low RPM Assist. Insomma una IMU by Bosch che pensa davvero a tutto ed invia i comando tramite sistema Can-BUS. Tutto viene poi comandato dal pilota tramite il TFT LCD a colori da 6,5 pollici. Il rider può collegare poi uno smartphone con sistema operativo iOS o AndroidTM tramite Wireless LAN e Bluetooth, e lo può ricaricare utilizzando la presa USB dedicata sul lato sinistro dello schermo LCD.
