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MotoEstate ricco di novità per il 2024: arriva la Sportbike, ma non solo

Grandi cambiamenti per i Trofei WRS MotoEstate 2024: la Sportbike al posto della Twins Cup, novità regolamentari in Supersport 300 e nelle sotto-classifiche di 1000 Open e Race Attack. Ecco tutti i dettagli

News: MotoEstate ricco di novità per il 2024: arriva la Sportbike, ma non solo

Per quest’anno i motori sono ormai fermi, ma già si pensa ad aprile prossimo quando le moto torneranno a rombare. L’offerta dei Trofei WRS MotoEstate si profilerà come sempre variegata, con molte novità in programma per il 2024. Detto dell’introduzione del mono-gomma Pirelli in ciascuna categoria, la competizione motociclistica più longeva d’Italia registrerà importanti cambiamenti regolamentari in Supersport 300 e nelle sotto-classifiche di 1000 Open e Race Attack. Profondamente rivista anche la Twins Cup, che allargherà gli orizzonti con la nuova Sportbike portando così al suo interno moto da 3 e 4 cilindri. Ecco tutti i dettagli.

La Sportbike sbarca in Italia

Partendo proprio da quest’ultimo punto, la Twins Cup lascerà il campo alla ribattezzata Sportbike. In linea con quanto accadrà nel circus di altri campionati europei, British Superbike in primis, oltre alle bicilindriche verranno ammesse anche moto da 3 e 4 cilindri. Questo il caso di Triumph Trident 660 e Kawasaki Ninja ZX-4R. Il regolamento tecnico sarà piuttosto restrittivo: mono-centralina e prezzo limitato per sospensioni e forcelle. Il tutto in modo da contingentare i costi, equiparare le prestazioni in pista e permettere alle squadre di prepararsi in vista del 2025. Quando si vocifera, sempre più insistentemente, di una cancellazione dell’attuale Mondiale Supersport 300 a favore di una nuova categoria ispirata proprio alla Supertwin/Twins Cup/Sportbike. Particolarità, sarà prevista una classifica stock per Yamaha R7, Aprila RS 660 e Kawasaki Ninja ZX-4R in configurazione trofeo, alla quale potranno prendere parte solo coloro iscritti ai trofei menzionati.

125cc, Moto4 e Supermono nel segno della continuità

La categoria aperta alle mitiche 2 tempi non cambierà nella sostanza. Si proseguirà sulla stessa falsariga a seconda della classifica scelta: 125 SP oppure 125 Open. Per quanto concerne la Moto4, rispetto al radicale cambiamento del 2023 con l’apertura ai motori Yamaha (a carburatori) e Honda CR 150, rimarrà tutto invariato per attrarre nuovi piloti desiderosi di misurarsi alla guida di una moto economica, ma con le caratteristiche di una GP. Un percorso di crescita interessante, a costi estremamente contenuti, ideale per i più giovani. La Supermono resterà riservata alle monocilindriche, da 250cc fino a 450cc 4 tempi e 125cc fino a 250cc 2 tempi. Una ricetta perfetta per le tipologie di moto che abbracciano nuove e precedenti PreMoto3, Moto3 e quelle artigianali.

Supersport 300 con regolamento CIV

Da anni eccellente banco di prova per il confronto tra talenti emergenti, la Supersport 300 è in grande fermento. La novità più importante riguarda il regolamento tecnico che a partire dal prossimo anno ricalcherà le linee guida del Campionato Italiano Velocità, evitando costi aggiuntivi e dando la possibilità alle squadre di trovare in commercio la componentistica necessaria. Un passo dunque importante che permetterà ai piloti, volendo, di partecipare con la medesima moto (seppur con pneumatici differenti) ad entrambi i campionati.

Addio alla Stock nella 1000

Nessun stravolgimento invece per la 600 che riaccoglierà al via sia le 2 cilindri che le 4 cilindri attraverso classifiche separate con 600 Open e Next Generation, ambedue su base Open. Discorso analogo per la 1000, con l’unica differenza rispetto al recente passato che risulterà l’uscita di scena della Stock in favore della Challenge. A questa speciale classifica potranno partecipare gli esordienti in sella ad una 1000cc e quei piloti che nell’ultimo quinquennio non hanno disputato più di due gare sulle 1000cc senza mai ottenere un podio.

La Race Attack per iniziare a correre

La categoria più amata dai piloti alle prime esperienze in pista manterrà intatta la sua formula di successo. Ancora due manche a week-end, se non in un paio di occasioni dove potrebbe essere inserita una gara più lunga. Rimarranno le gomme intagliate, rigorosamente di marca Pirelli, il regolamento Open e il filtro di partecipazione in base ai risultati ottenuti in carriera, come avviene dal 2014 a questa parte. Variano soltanto le classifiche speciali: confermata la Rookies per i piloti al primo anno di licenza, la Challenge si trasforma e lascia il posto alle moto senza traction control (sia 600 che 1000). Oltre ai mezzi rientranti nella lista “No TC”, il pilota non potrà essersi piazzato nei primi dieci posti nell’edizione precedente della RTK o di altri campionati. Continuità anche per ciò che riguarda la Naked. Come per le passate edizioni, la categoria delle moto a manubri larghi correrà all’interno della Race Attack 1000.

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