Tu sei qui

MotoGP, Domenicali non nasconde le paure: "Marquez può essere pericoloso"

L'AD Ducati guarda con un po' di preoccupazione al debutto di Marc sulla Ducati nel 2024: "Speriamo si evitino incidenti". E sulla stagione appena conclusa dice: "Impossibile da ripetere. Abbiamo raggiunto traguardi unici". Quindi la sentenza su Bagnaia: "E' leggenda".

MotoGP: Domenicali non nasconde le paure:

Reduce da un 2022 denso di soddisfazioni, la Ducati si prepara a mandare in archivio un 2023 ancora più glorioso, visto che accanto ai successi di Bagnaia e Bautista rispettivamente in MotoGP e in SBK, si è aggiunto quello in Supersport targato Bulega.

Meglio di così impossibile, è l’affermazione ripetuta in continuazione dai vertici del marchio dal momento della consacrazione, e questo è esattamente quanto dichiarato dall’amministratore delegato Claudio Domenicali nel contesto di un’interista a Marca.

Nella classe regina abbiamo conquistato i primi tre posti della generale e sia lì che tra le derivate di serie abbiamo vinto con il numero 1 sulla carena, quando tutti si erano sempre rifiutati di farlo per motivi di scaramanzia. Inoltre mai nessun costruttore prima di noi era riuscito a confermarsi in entrambe le categorie - ha tenuto a sottolineare il dirigente – La squadra è fortissima, in particolare mi conforta il livello di Martin, quasi alla pari con Pecco. Se fosse stato possibile, avrei assegnato il titolo ad entrambi. Diciamo che l’italiano ha avuto la meglio perché domenica a Valencia ha preso subito la testa della corsa, costringendo lo spagnolo a spingere molto e a commettere errori. Chi perde ovviamente è deluso, ma Jorge deve essere soddisfatto perché ha un grande futuro davanti a séHa fatto parecchi passi avanti e la prossima annata sarà di nuovo un avversario temibile, anche se le forze in campo saranno più ravvicinate. C’è da aspettarsi infatti anche una KTM in palla, specialmente con Acosta, e magari saranno in ripresa pure Yamaha e Honda”.

Campione umile e poco amante delle luci della ribalta Bagnaia finora non ha saputo agitare le folle e i media come altri piloti blasonati, eppure secondo il 58enne è già nella leggenda. “Nell’ultimo ventennio solamente Valentino Rossi e Marc Marquez hanno ottenuto tanto quanto lui”.

E a proposito del driver di Cervera, nel 2024 lo si vedrà debuttare il sella ad una Rossa del team Gresini. “La sua presenza consentirà agli altri ragazzi della squadra di crescere perché potranno osservare da vicino come guida e confrontare i propri dati con i suoi. Detto ciò sono convinto che andrà fortissimo. Questa convinzione è maturata guardando quanto è sempre stato più competitivo rispetto ai suoi compagni in Honda. A mio avviso sarà un serio candidato ai successi di gara, come all’iride”.

Abituato ad essere una prima donna, la convivenza con gli altri ducatisti non sarà una passeggiata per il #93. “Certamente darà fastidio a tutti- ha asserito certo della competitività dell’otto volte iridato - I tifosi non vedono l’ora di goderselo sulla Desmosedici, ma per noi sarà dura perché creerà confusione. Speriamo non si verifichino troppi incidenti. Personalmente non amo i contatti perché sono pericolosi, e lui spesso in passato ha dimostrato di essere tale. Nell’ultimo GP stagionale è stato vittima di una brutta caduta innescata da Martin.A mio avviso bisognerebbe restare sempre nei limiti e quando si oltrepassano essere penalizzati dai commissari. Questo è cruciale per la sicurezza e perché come sport vogliamo crescere e diventare un esempio”.

Articoli che potrebbero interessarti