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MotoGP, Beirer: “Marquez è pericoloso, ma non sarà il nuovo numero uno Ducati”

“Non mi aspetto un one-man-show da Marc, ma sarà competitivo fin dal primo giorno. L’obiettivo della KTM? Vogliamo infastidire le Ducati e lottare per il titolo di Campioni del Mondo”

MotoGP: Beirer: “Marquez è pericoloso, ma non sarà il nuovo numero uno Ducati”

L’armata Ducati si preannuncia più forte che mai in questo 2024, in cui al plotone in Rosso si è aggiunto anche l’otto volte iridato Marc Marquez, nuovo alfiere del team Gresini accanto al fratello Alex. Un binomio, quello formato dal campione catalano e dalla Desmosedici, che si presenta ai nastri di partenza del campionato come una potenziale grossa minaccia per i suoi avversari, ma che non rappresenterà l’asso nella manica della Casa di Borgo Panigale. Almeno stando alla aspettative del direttore motorsport di KTM, Pit Beirer.

Marc Marquez è un pilota brillante e ora è su una moto molto potente. Questa combinazione sarà molto pericolosa, ma non credo che sia il nuovo numero uno della Ducati e che possa compiere una svolta decisiva” ha osservato l’ex pilota tedesco, come riportano i colleghi di Motorsport.com. “Avrà una forte concorrenza nel suo stesso ambiente. Pecco è un campione incredibile. Jorge ha il coltello tra i denti - ha continuato - Poi c’è anche Brad con la nostra moto. Non mi aspetto un one-man-show da Marc, ma sarà competitivo fin dal primo giorno”.

KTM punta in alto nel 2024: “Vogliamo lottare per il titolo Piloti e Costruttori”

Forte del passo avanti compiuto durante l’inverno, e del talento dei suoi quattro alfieri Brad Binder, Jack Miller, Pedro Acosta e Augusto Fernandez, la Casa austriaca punta infatti a fare un ulteriore passo avanti rispetto al 2023 e a lottare con continuità con i rivali della Ducati

Siamo molto soddisfatti perché siamo riusciti a fare progressi in tutte le aree in cui volevamo migliorare. I tempi sul giro a Sepang e in Qatar sono stati migliori del previsto. Sia i nostri che quelli della concorrenza” ha affermato Beirer, contento dell’andamento dei test precampionato e del fronte comune seguito dai piloti nello sviluppo della RC16: “Avevamo molte configurazioni diverse e ogni pilota avrebbe potuto scegliere una soluzione individuale, ma ci siamo riuniti e hanno deciso tutti e quattro di usare la stessa aerodinamica. Siamo felici che tutti i piloti abbiano optato per lo stesso pacchetto. Ci aiuterà nella messa a punto e nell’analisi dei dati”.

La KTM non nasconde di avere grandi ambizioni per questa sua ottava stagione in MotoGP, in cui aspira a recitare un ruolo di primissimo piano.

“La speranza e la motivazione sono quelle di poter infastidire le Ducati, giorno e notte. Siamo arrivati quarti in campionato con Brad e al secondo posto tra i Costruttori. Tocca a noi sfidare i primi, sia nel Mondiale Piloti che in quello Costruttori. Non vogliamo più limitarci a essere presenti, ma lottare per le vittorie e i piazzamenti sul podio. Per questo abbiamo un obiettivo chiaro: vogliamo lottare per il titolo di Campioni del Mondo nel 2024 - ha ammesso il dirigente - Questo non vuole sembrare in alcun modo arrogante. Ma si tratta di un progetto molto grande, che coinvolge più di 150 persone che lavorano da dieci anni al sogno di diventare Campioni del Mondo di MotoGP insieme a noi. Ci sono tanto cuore e tanta anima in gioco e siamo estremamente motivati a compiere il passo finale”.

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