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La seconda tappa della Dakar, che vedeva i partecipanti raggiungere Al Duwadimi lungo un percorso di ben 600 km, ha messo non poco a dura prova i protagonisti del Raid. Per maggiori informazioni chiedere al campione in carica Kevin Benavides, costretto a fare i conti con un ritardo di oltre venti minuti dal vertice.
L’argentino della KTM accusa un ritardo importante nella domenica in cui Ignacio Cornejo cattura i riflettori della scena. Una prestazione da incorniciare per il portacolori Honda, che chiude la prova in 4 ore 23 minuti e 31 secondi. Per l’occasione il cileno precede la Husqvarna di Luciano Benavides di 6’35” mentre in terza piazza si inserisce l’altra Honda, ovvero quella di Pablo Quintanilla, incalzato dal compagno Ricky Brabec.
Fuori dai primi cinque la GasGas di Sam Sunderland e la KTM di Toby Price mentre Ross Branch non va oltre il 12° tempo in sella alla sua Hero. Il pilota del botswana resta però leader della genere con un margine di 2’30” sulla Honda di Cornejo.
Domenica complicata per Mason Klein, rimasto fermo al 47 con la sua Kove, dopo che ieri occupava la terza posizione nella generale.
Per quanto riguarda invece gli italiani, Paolo Lucci si conferma ancora una volta il migliore con il 21° tempo in sella alla sua KTM.
