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SBK, Bautista: “Bulega? Sono più spaventato da me stesso”

“Molti piloti sono sono stati veloci, ma devo aver recuperato prima di poter pensare a lottare con loro. Non sono riuscito a fare nemmeno un giro in tutto il precampionato senza essere condizionato dal dolore”

SBK: Bautista: “Bulega? Sono più spaventato da me stesso”

Non è un inverno facile per Alvaro Bautista, che si prepara a lasciare Portimao dopo aver chiuso l’ultima giornata di test collettivi con il 15° tempo. Un risultato figlio della condizione fisica non ottimale del due volte iridato, ancora alle prese con gli strascichi della caduta sofferta lo scorso novembre sul circuito di Jerez. 

“Posso dire che è andata meglio rispetto a Jerez, ma non abbastanza. Ieri ho avvertito un grosso  miglioramento nelle mie condizioni fisiche rispetto all’Andalusia, ma oggi mi sono sentito un po’ peggio di ieri. Forse questa pista è più esigente dal punto di vista fisico e anche se non sentito troppo male, il dolore è sempre presente e così non è certamente semplice ha affermato Alvaro, spiegando come il dolore abbia condizionato il lavoro svolto in Portogallo: “Abbiamo lavorato sulla moto, ma a fine giornata ci siamo resi conto di non aver fatto una scelta corretta a livello di assetto, perché siamo ripartiti da quello usato ieri anche se oggi non ero al 100% e non potevo spingermi al limite. Non sono certamente al massimo della condizione, ma penso che ci manchi qualcosa a livello di set-up della moto. Oggi è stata una giornata difficile, ma adesso avremo del tempo per pensare all’assetto e provare a recuperare un po’ meglio per l’Australia”. 

Con sole due giornate di test rimaste prima del primo weekend di gara a Phillip Island, si fa tutta in salita la strada del 39enne verso l’Australia.

È stato molto difficile perché non sono praticamente riuscito a fare nemmeno un giro in tutto il precampionato senza pensare al dolore o avvertire un po’ di male - ha ammesso il ducatista - È sempre critico quando sei in queste condizioni e devi iniziare a lavorare con la moto, perché dipende tutto dalle tue sensazioni in sella. A volte ti senti meglio e pensi che la moto stia lavorando meglio, ma magari dipende semplicemente dal fatto che in quell’uscita stavi un po’ meglio tu. Per questo è molto complicato riuscire a capire l’assetto della moto. Credo che arriveremo in Australia senza avere un set-up di base. È una pre-stagione difficile per noi, ma la situazione è questa e l’unica cosa che possiamo fare è continuare a lavorare e provare a fare il massimo in qualunque condizione”.

Recuperare appieno non sarà facile, ma lo spagnolo avrà a disposizione altre tre settimane per continuare a lavorare sulla sua condizione.

“Non importa se sono fiducioso o no, lavorerò il più duramente possibile a casa, perché credo che questo sia l’unico modo in cui posso arrivare in condizioni migliori, Dovrò lavorare giorno per giorno e poi staremo a vedere in che condizioni fisiche arriverò in Australia. Proveremo a fare del nostro meglio”, ha commentato l’alfiere del team Aruba.it Racing - Ducati.

Gli avversari hanno già cominciato a mostrare i muscoli, ma Bautista ha ben altre priorità in questo momento.

“Spaventato da Bulega? Lo sono più da me stesso. La cosa che conta per me è essere al 100% della condizione e avere un buon feeling con la moto poi staremo a pensare agli altri. In questo momento non guardo nessuno, sono concentrato su me stesso e sul recuperare al meglio - ha sottolineato l’iberico - Ho già detto che Nicolò è stato molto veloce, così come Toprak e Jonathan. Molti piloti sono sono stati veloci, ma prima di pensare a lottare con loro devo pensare ad aver recuperato. È questa la mia principale preoccupazione”.

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