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MotoGP, Di Giannantonio guarda al Qatar con il sorriso: “Sono già a un buon livello”

“In Malesia sono migliorato in quasi tutte le aree lavorando sull’assetto e il mio feeling con la GP23 è già molto simile a quello che avevo con la GP22. Acosta? È pronto per la MotoGP”

MotoGP: Di Giannantonio guarda al Qatar con il sorriso: “Sono già a un buon livello”

È andato in archivio con ottime sensazioni il primo test 2024 affrontato da Fabio Di Giannantonio con i colori fluo del Pertamina Enduro VR46 Racing Team. Nemmeno una piccola scivolata prima di pranzo è bastata a togliere il sorriso al pilota romano, che ha chiuso la tre giorni a Sepang in ottava posizione. Convincendo sia nel time attack mattutino sia nella simulazione della gara Sprint, con cui ha concluso il suo lavoro sulla pista malese.

“È stato un buon test. Sono stato veloce più o meno in tutto e sono contento per come è andato il time attack, anche perché credo di essere riuscito a girare sotto al precedente record della pista pur con una moto con cui non ero particolarmente a mio agio, per via di alcune modifiche all’assetto che non sono piaciute molto - ha raccontato il Diggia - Sono molto orgoglioso e contento del lavoro che abbiamo fatto, perché insieme alla squadra sono riuscito a raggiungere un buon feeling con la moto e a migliorare molto rispetto all’ultima volta che abbiamo corso qui. Sono stato abbastanza veloce e competitivo anche nella simulazione gara, quindi ritengo che siano emersi tanti aspetti positivi da questa tre giorni”.

Nonostante il sodalizio con il team VR46 si sia instaurato solo pochi mesi fa, Di Giannantonio può già ritenersi soddisfatto del feeling instaurato con la sua squadra.

Abbiamo provato diverse cose in questi giorni di test, ma si è trattato solo di modifiche a livello di set-up, perché non avevamo nuove componenti. La cosa positiva è che sono comunque migliorato in quasi tutte le aree e questo dimostra che il mio capotecnico David e il mio elettronico Claudio sono riusciti a capirmi e mi stanno aiutando. Non possiamo che essere felici e continuare con il sorriso” ha sottolineato Fabio, già abbastanza a suo agio anche con la sua nuova Ducati: “Si parla tanto delle differenze tra la GP22 e la GP23, ma la realtà è che le moto non cambiano così tanto da un anno all’altro. Il carattere della moto è molto simile, anche se il motore e l’erogazione della potenza sono leggermente diversi. Questo è proprio l’aspetto su cui stiamo lavorando di più con l’elettronica, ma complessivamente il feeling con la GP23 è molto simile a quello che avevo con la GP22”.

Sicuro di avere un buon potenziale, il 25enne guarda con fiducia verso il Qatar, sede dei prossimi test e della gara di apertura della stagione.

Se la gara fosse domani non sarei messo male. Sicuramente, si può sempre migliorare e più tempo passi in pista più migliori il tuo stile di guida e le tue abilità, ma direi che sono già a un buon livello in questo momento - ha ammesso - Sono ottimista per il Qatar, ma non per come è andata la gara dell’anno scorso. Penso che ogni anno sia abbastanza diverso in MotoGP, come abbiamo visto anche qui in Malesia, dove il precedente giro record del tracciato è stato abbassato di quasi un secondo. Diciamo che non sai mai cosa succederà quando scendi in pista, ma sono più ottimista dopo questi test e credo che i prossimi due giorni di prove in Qatar saranno una buona occasione per farci trovare pronti. Ma onestamente sarebbe stata la stessa cosa anche se la prima gara si fosse tenuta su un altro circuito”. 

Cosa ci si può aspettare dalla stagione al via? Il ducatista preferisce non fare pronostici.

“È ancora un po’ presto dirlo perché i test sono sempre poco indicativi, visto che in tre giorni abbiamo tutti il tempo necessario per metterci a posto. Sto guardando il meno possibile gli altri, benché stiano andando molto forte, perché sto lavorando su me stesso per cercare di arrivare pronto alla prima gara e con lo stesso livello dell’anno scorso ha detto Di Giannantonio, che interrogato sulle performance di Acosta ha aggiunto: “L’ho seguito giusto per un paio di curve prima che rientrasse ai box dopo il time attack, ma sta facendo un ottimo lavoro. Non che sia una sorpresa dato che è un pilota veloce, come dimostra anche il fatto che ha lasciato sia la Moto3 che la Moto2 da vincitore. Guardando il suo stile di guida si vede che è già pronto per la MotoGP e farà sicuramente un buon lavoro, anche se immagino che le cose saranno un po’ diverse una volta che saremo in gara”.

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