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MotoGP, Binder: "So cosa devo migliorare per essere competitivo"

Il pilota KTM promuove i progressi fatti sulla moto: "Ora siamo messi meglio per freno motore, inserimento e grip posteriore". Gli obiettivi sono altrettanto chiari: "Vogliamo lottare per la vittoria con più costanza". E sul lavoro fatto in Malesia conclude: "Focus soprattutto sulle carenature" 

MotoGP: Binder:

Seconda forza del Mondiale 2023 con 373 punti contro i 700 di Ducati, KTM si prepara alla nuova stagione con l’obiettivo chiaro se non di battere l’armata italiana, almeno di darle fastidio con maggiore costanza. 

Quando mancano pochi giorni al via dell’ultima sessione di test invernali Brad Binder fa il punto della situazione non nascondendo la soddisfazione per i molti progressi fatti. “L’anno scorso eravamo partiti con qualche difficoltà, ma poi via via ci siamo ripresi, specialmente per quanto concerne la nostra prestazione in qualifica, e in Malesia abbiamo confermato la crescita", le sue parole in video-conferenza con la stampa a margine della presentazione ufficiale dei colori 2024.

A dispetto di una classifica finale della tre giorni di Sepang che non pare aver premiato la scuderia austriaca, il  sudafricano si è mostrato ottimista. “Certamente ci sarà qualcosa da rivedere e migliorare, ma già ho notato evidenti progressi in termini di freno motore, ora molto più semplice da gestire, di aderenza del posteriore e di impostazione delle curve”, ha spiegato. 

Al di là del lavoro che i tecnici dovranno fare sulla moto, il  28enne ha ammesso di avere lui stesso bisogno di rafforzarsi in alcune aree. “Per me sarebbe importante fare uno step avanti nelle qualifiche, perché partire indietro non aiuta. Dovrei anche imparare a gestire in maniera diversa le gomme, così da arrivare a fine gara con un livello di pneumatici uguale o possibilmente migliore di quello dei rivali. Già riuscire a fare queste due cose mi sarebbe di grande aiuto per essere competitivo”.

Tornando ad ampliare lo sguardo sulla squadra, Binder ha dettato target ben precisi: “Nessuno è stato fermo e non lo abbiamo fatto neppure noi, per cui l’ambizione è quella di vincere regolarmente e credo sia possibile”.

A dargli morale anche il risultato ottenuto nella giornata conclusiva della prova generale malese. “Nei time attack ho faticato al mattino per via di alcuni problemi sulla mia RC16, ma al pomeriggio con il caldo sono andato forte e questo mi fa essere fiducioso per quando dovrò andare alla caccia del tempo nei weekend di corsa”.

Infine Brad si è soffermato su un aspetto che ha visto tutto il gruppo impegnato in fase di test, ovvero la verifica del comportamento delle varie carenature. “Ne abbiamo analizzate diverse, con numerose combinazioni. Dipende sempre da ciò che si desidera ottenere. Alcune modificano l’agilità, altre il grip. Di certo, abbiamo raccolto tante informazioni che torneranno utili agli ingegneri”. 

 

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