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MotoGP, Morbidelli: “Arriverà il momento per fare qualche pazzia, ma non è questo”

“Gareggiare con soli 20 giri alle spalle è stata un’esperienza. Devo ancora togliermi un po’ di ruggine: non guidavo una MotoGP da quattro mesi, ma mi sono sentito bene in gara e mi sono divertito. Con la Ducati ho un gran margine e un gran potenziale”  

MotoGP: Morbidelli: “Arriverà il momento per fare qualche pazzia, ma non è questo”

La prima gara Sprint di Franco Morbidelli in sella alla Desmosedici del team Pramac Racing si è chiusa con un 20° posto, a 23”2 dal vincitore Jorge Martin. Un risultato che in condizioni normali non avrebbe certo soddisfatto il Morbido, ma che rappresenta un buon avvio di campionato dopo l’infortunio in cui è incappato nell’allenamento a Portimao dello scorso gennaio.

“Com’è stato tornare a correre? Devo dire che è stata un’esperienza gareggiare dopo aver fatto solo 20 giri e aver passato un mese a recuperare senza nemmeno allenarmi. Però è stata una bella esperienza, mi sono divertito - ha detto Franco al termine della corsa - Pensavo di fare una gara in solitaria, invece mi sono sentito abbastanza confidente da stare prima con Luca Marini e poi sorpassarlo. Poi ho provato a spingere un po’ di più per cercare di capire maggiormente il pacchetto e domani proveremo a fare qualche piccola modifica al set-up per cercare di adattare di più la moto al mio stile. Sta andando tutto bene, senza problemi. Miglioro parecchio di giorno in giorno e sessione dopo sessione, e sono contento anche per come è andata oggi”.

Anche sul fronte delle condizioni fisiche sono arrivate risposte positive per il pilota italo-brasiliano, che nel Gran Premio dovrà verificare la sua tenuta sulla lunga distanza. Mi aspettavo di sentirmi molto più stanco, invece lo sono in maniera normale. Credevo avrei faticato di più sotto questo punto di vista, il che è positivo - ha ammesso - Vedremo come andrà nella gara lunga, che sarà sicuramente tosta”. 

Pur essendo stata una gara un po’ diversa dalle altre, Frankie ha avuto una prima occasione per cominciare a valutare come si comporta in gara la Ducati, rispetto alla Yamaha M1 che ha guidato nelle ultime cinque stagioni.

“Se guardiamo i tempi sto già andando più veloce, ma sono tutti più veloci quest’anno. A dire il vero, non ho stressato molto la moto e le gomme in gara perché devo ancora togliermi un po’ di ruggine, visto che non guidavo una MotoGP da quattro mesi e ho passato un mese senza guidare nulla. Mi sono sentito bene in gara e ho avvertito di avere un grosso margine e un grosso potenziale. Quello Ducati è certamente un pacchetto incredibile e sto imparando ogni volta che scendo in pista” ha sottolineato il 29enne, che ha avuto modo di osservare anche i dati del suo nuovo compagno di squadra Martin: “È molto veloce e fa cose incredibili in sella. I piloti di vertice della Ducati sono davvero in sintonia con il pacchetto e riescono a fare grandi cose con la moto perché è ciò che permette di fare”.

Ora che Morbidelli ha raccolto le prime sensazioni in gara, quando pensa di poter iniziare a spingere sul serio?

Si tratta di un processo graduale. Non ho in programma di dire quando arriverà il momento di fare qualcosa perché non ho nulla di pianificato: vado avanti per gradi e il prossimo passo è quello di migliorare l’assetto della moto, continuare a imparare lo stile Ducati e provare ad essere sempre più rapido ogni volta che scendo in pista” ha risposto il diretto interessato, che non vuole affrettare i tempi. Questo non è il momento per fare qualcosa di rischioso, ma per prestare attenzione a ciò che faccio, per provare a lavorare bene con la squadra - ha ribadito - L’importante in queste prime due o tre gare sarà  acquisire la giusta esperienza e compiere i giusti passi con la squadra per lavorare al meglio per quando arriveranno le performance. Arriverà il momento per fare qualche pazzia, ma non è questo”.

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