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Ezpeleta e il futuro della MotoGP: "più USA e meno Europa, BMW potrebbe entrare"

VIDEO ESCLUSIVO - Il CEO di Dorna al nostro Bar Sport: "Liberty Media ci farà crescere e non escludo un Gran Premio insieme alla Formula 1. Le ombrelline? Rimarranno"

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Carmelo Ezpeleta, CEO di Dorna, è stato l’ospite d’eccezione dell’ultimo Bar Sport di GPOne (che potete rivedere integralmente qui sopra). All’indomani dell’accordo con Liberty Media, il boss della MotoGP ha parlato a 360° di quello che sarà il futuro della MotoGP, rispondendo non solo alle domande di Carlo Pernat, Paolo Scalera e Matteo Aglio, ma anche degli spettatori che hanno seguito la trasmissione in diretta. 

È un accordo importantissimo su cui abbiamo lavorato quasi un anno - ha spiegato Ezpeleta - Entrambi le parti avevano il desiderio di finalizzarlo e siamo veramente contenti di esserci riusciti. Essere apprezzati da una società del livello di Liberty Media significa che non abbiamo lavorato male e pensiamo che sia molto importante lavorare con loro per fare un altro passo in avanti. La loro esperienza, non unicamente in F1, sia molto importante e pensiamo ci farà crescere”.

Quanto è stato importante il tuo rapporto con Domenicali, capo della Formula 1?
Io e Stefano siamo veramente amici, quasi due fratelli. Ha fatto un lavoro straordinario in F1, abbiamo parlato molto e la sua presenza è stata importante per questo accordo”.

Ora che F1 e MotoGP sono insieme, cosa succederà anche agli altri campionati, dalla SBK in giù?
Non è la Formula 1 che ha comprato la MotoGP, ma Liberty Media: siamo due società separate e continueremo così, solo sotto lo stesso ombrello. Tutti i campionati sono importanti e non vogliamo cambiare il nostro modo di fare le cose. Il cambiamento che ci aspettiamo è quello di raccontare meglio il nostro sport, avere la possibilità di arrivare in più posti e raggiungere più persone: in questo Liberty Media è molto esperta. In questo momento non vedo grossi cambiamenti in quello che facciamo. Chiaramente ci sarà un nuovo regolamento tecnico dal 2027, ma per il resto siamo contenti di quello che abbiamo”.

Vi ispirerete all’automobilismo per fare crescere il motociclismo?
La Formula 1 è sotto alcuni aspetti simile a noi e viceversa, ma altri sono molto diversi. Per prima cosa, non sono simili il loro accordo con la FIA e il nostro con la FIM, poi i rapporti con i costruttori sono diversi e loro non hanno l’IRTA”. 

Greg Maffei, CEO di Liberty Media, ha detto di volere più gare negli USA, a farne le spese sarà l’Europa?
Sicuramente, ma non fino al 2027. Non possiamo avere più di 22 Gran Premi a stagione e certamente in futuro non ce ne saranno 5 nella penisola iberica”. 

Mancano anche piloti americani.
Non abbiamo ancora parlato di cosa fare in America. Per avere piloti statunitensi, o di qualsiasi altro luogo, abbiamo bisogno di partire da quando sono piccoli. In USA, in passato, la SBK era una strada per arrivare in MotoGP, ora con MotoAmerica non è così, per quanto sia un campionato di alto livello e i nostri rapporti con Rainey siano ottimi. Dobbiamo pensare ai campionati minori e capire come avere serie simili a quelle che abbiamo in Europa o in Asia. Negli Stati Uniti c’è qualche difficoltà a causa dell’età minima possibile dei piloti, ma cercheremo di avere piloti americani”.

Si riuscirà a limitare le concomitanze fra le varie serie?
È impossibile. Se noi abbiamo 22 GP, la F1 24 e la SBK 13 in un periodo di tempo che va da marzo a novembre, è difficilissimo non avere concomitanze. Si può solo cercare di mettere le gare in orari differenti. Partire a febbraio potrebbe essere una possibilità, considerato il clima bisognerebbe andare in Oriente, ci stiamo pensando”.

Questa sovrabbondanza di gare non rischia di allontanare il pubblico invece di avvicinarlo?
Io credo il contrario: non facciamo più gare perché sarebbe troppo impegnativo per squadre e piloti, ma l’ideale sarebbe iniziare a gennaio e finire a dicembre, ma è impossibile. Tutto il tempo in cui non corri, sei scomparso. Alla gente piace vedere le gare ogni settimana o ogni due. Non andremo oltre i 22 GP, ma il pubblico lo vorrebbe”.

L’idea di organizzare un Gran Premio con F1 e MotoGP insieme è ancora possibile?
È qualcosa a cui pensare. È un’idea di cui io e Stefano abbiamo parlato nel passato e non era stata possibile realizzarla perché è complicato, ma non smetto di pensare a opzioni di questo tipo.

BMW potrebbe entrare in MotoGP a breve?
Una cosa è che sia possibile, un’altra che sia fattibile. Ovviamente bisogna aspettare il nuovo regolamento che sarà pubblicato presto, penso che non dovremo aspettare più di un mese, un mese e mezzo e poi le Case potranno considerare le possibilità. Sarebbe importante che altri costruttori arrivassero e BMW è una Casa importantissima.

Ci sarà un video pass in comune per F1 e MotoGP?
Non ci sarà per il momento: è come andare al bar, se prendi una birra e un caffè paghi entrambi (ride). Comunque, i diritti tv di F1 e MotoGP non saranno venduti insieme”.

Continuerete con il modello Pay-TV, o in futuro le gare potrebbero tornare in chiaro?
Con i costi che abbiamo adesso, le tv in chiaro non possono pagare semplicemente con la pubblicità i diritti che riceviamo dalle Pay-TV. È quello che ci permette di coprire il 50% dei costi di ogni team della MotoGP”. 

Trasmettere almeno la Sprint in chiaro non potrebbe essere un buon compromesso?
“Se ne parlerà, ma a me non piace obbligare nessuno. È meglio arrivare a degli accordi, ma dipende anche dai vari mercati. La televisione in chiaro può essere un’ottima possibilità per poi abbonarsi a quelle a pagamento, ma bisogna trovare il giusto bilanciamento”.

I motociclisti sono preoccupati che spariscano le ombrelline, come successo in F1…
Penso che sia una questione di libertà, non possiamo dire a nessuno che non può esserci. Vietare le ombrelline credo sarebbe un gesto contro le donne, non a loro favore”.

Cosa vorresti dire agli appassionati italiani?
È molto importante che gli italiani si rendano conto dell’eccellenza delle loro Case motociclistiche, come Ducati e Aprilia, e anche dei loro piloti. Vorrei essere più popolare anche in Italia e credo che lo spettacolo dei due GP italiani meriti il tutto esaurito”.

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