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SBK, Ducati e Aruba: ad Assen scatta l’ora X con l’intrigo Bautista e Iannone

L’ALTRA GARA – Costi, progetti e futuro: Grassilli arriverà direttamente da Austin per incontrare Cecconi e discutere del rinnovo in scadenza. Tanti i temi sul tavolo: dall’ingaggio dei piloti allo sviluppo tecnico della Panigale con il nuovo modello della V4-R atteso, ma che non arriverà il prossimo anno. E poi il futuro di Bautista e quello di Iannone

SBK: Ducati e Aruba: ad Assen scatta l’ora X con l’intrigo Bautista e Iannone

È una cammino decennale, iniziato in pista nel 2015 tanto da portare nel tempo gioie, trionfi e successi. Come più volte abbiamo detto: il segreto di Stefano Cecconi, ovvero il signor Aruba, un visionario a tutti gli effetti nel contribuire all’innovazione e accelerare il processo tecnologico del Paese grazie alla sua azienda, è stato quello di rilanciare e non rinunciare a coltivare quel sogno di riscrivere la storia con Ducati.

La sua mission Stefano l’ha centrata tanto aver riportato la Casa di Borgo Panigale sul tetto del mondo nelle derivate di serie dopo un attesa durata oltre 10 anni. Adesso però è giunto il momento di sedersi al tavolo e capire quale direzione imboccare per il futuro perché il contratto tra Ducati e Aruba è in scadenza e la parola d’ordine è rinnovo.

Già, ma su quali basi?

In occasione del weekend del TT, ad Assen è infatti atteso l’arrivo di Mauro Grassilli, che da quest’anno ricopre il ruolo di direttore sportivo per la Rossa, raccogliendo il testimone di Paolo Ciabatti. Il manager arriverà da Austin per sedersi al tavolo della trattativa assieme a Cecconi e a Daniele Casolari, ovvero il numero uno di Feel Racing.

Sul piatto c’è la questione legata allo sviluppo tecnico della Panigale V4. Che tipo di sostegno offrirà Ducati ad Aruba in vista del futuro? Di sicuro per il prossimo anno la V4-R sarà la stessa di quest’ultima stagione nella speranza che il 2026 possa essere l’anno giusto per l’arrivo della nuova Rossa. Forse ci sbagliamo, ma magari in Aruba si aspettavano una Panigale di ultima evoluzione già per il 2025…

Detto ciò, c’è poi il capitolo riguardante l’ingaggio dei piloti. Questo è il secondo tema, considerando che il costo è sempre stato sostenuto da Stefano Cecconi in prima persona. A proposito di piloti, la priorità è certamente quella di proseguire con Alvaro Bautista, sperando che lo spagnolo decida di non appendere il casco al chiodo.

In caso contrario, Ducati e Aruba dovranno confrontarsi su un possibile sostituto con l’ultima parola che spetta ovviamente a Stefano Cecconi. Il candidato principale sembra essere Andrea Iannone in caso di ritiro dell'iberico, ma sul tema il numero uno di Aruba non si è ancora voluto esprimere, considerando il potenziale mostrato da Bulega e l’equilibrio instaurato all’interno del team.

 A quanto pare ad Assen ci saranno due confronti: il primo quello in pista, l’altro nel paddock con Ducati e Aruba protagonisti. In ballo ci sono i prossimi tre anni.

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