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MotoGP, Marquez: "Rispetto Pecco, oggi sono stato intelligente ed ho evitato la caduta"

"Quando c'è un contatto, spesso la responsabilità di evitare la caduta spetta a chi lo subisce ed oggi toccava a me. Sono felice, non penso al mondiale ma sono a 32 punti da Martìn. I test? Se Ducati vuole farmi qualche regalo, è benvenuta"

MotoGP: Marquez:

Marc Marquez ci ha creduto fino alla fine a Jerez, ha creduto di poter finalmente interrompere una pausa dalla vittoria che dura ormai da troppo tempo. L'impresa non gli è riuscita perché oggi Pecco Bagnaia era in uno stato di forma impressionante e per quanto Marc sia stato in grado di rendergli dura la vita, il campione della Ducati è stato in grado di rispondere colpo su colpo. 

Il secondo posto di Jerez è in ogni caso il primo podio in Gran Premio di Marc con la Ducati e si era capito già da Austin che sarebbe bastato poco per vederlo lì, visto che nelle ultime due uscite in gara, Marquez è caduto mentre era al comando. Il duello con Bagnaia è stato duro, ma corretto e il Marquez che si presenta in conferenza stampa è ovviamente raggiante. 

"Mi sono divertito per tutto il fine settimana - il suo commento - perché sono stato costantemente uno dei piloti più veloci in pista e questo mi ha reso felice. E' vero che l'unico errore in gara di oggi è stato forse che nei primi giri sentivo forse troppo peso sulle spalle, per il mio errore nella Sprint, quindi sono stato forse troppo tranquillo. Ma la cosa importante è che ho capito subito di avere un bel ritmo, ho potuto spingere subito forte ed ho preso Pecco".

Quando hai raggiunto Bagnaia come mai hai attaccato subito?
"Il primo attacco era necessario farlo subito perché altrimenti la temperatura dell'anteriore sarebbe salita troppo ed avrei avuto problemi a fermare la moto. Una situazione al limite, simile a quella che ho vissuto in passato con Martìn a Valencia. In casi di questo tipo rischi di fare zero punti, quindi ho preferito alzare la moto e perdere la posizione e poi riprovarci dopo. Ma era troppo tardi per la mia anteriore ormai".  

Pensi che il duello sia stato pulito?
"Sono uno dei piloti che dicono 'queste sono gare'. Oggi sono stato abbastanza intelligente, perché se non avessi mollato nel momento giusto, io, Pecco o forse entrambi saremmo caduti. In curva 10 ho sentito la botta sul braccio e sulla gamba, in quel momento puoi cadere da solo o portare anche l'avversario a terra. Ho alzato la moto, ho perso la posizione ma ho preso 20 punti. A volte il pilota che subisce un contatto non è abbastanza furbo da evitare le conseguenze. Oggi io sono stato sufficientemente intelligente da evitarlo per poi reagire cercando di recuperare"

Nel parco chiuso c'è stato un abbraccio con Pecco, c'è rispetto tra di voi?
"C'è rispetto e rivalità con Pecco. Come ho detto a Portimao, per me è un piacere combattere con lui che è il campione del mondo ed il riferimento di Ducati. Oggi abbiamo lottato di nuovo ed ero abbastanza veloce da poter tentare di attaccarlo. E' stato bello seguirlo, ho potuto imparare alcune cose da lui, ha dei punti di forza che devo imparare a sfruttare con la moto. Magari in futuro gli sarò più vicino". 

L'ultimo duello con Bagnaia per la vittoria era stato ad Aragon nel 2021. 
"Ad Aragon nel 2021 era diverso. Adesso Pecco è più abituato a lottare per la vittoria, mentre io sono praticamente due anni che non lotto per vincere, almeno sull'asciutto. Per me la cosa più importante del fine settimana è che sono stato veloce e poi in gara nonostante delle posizioni perse in partenza avevo il ritmo per superare gli avversari e per chiudere il gap di un secondo su Pecco e poi tentare di superarlo. Gli ultimi due giri la gomma anteriore era salita troppo di temperatura, ho avuto qualche bloccaggio. Non ho mollato del tutto, ma non avevo lo spunto per dare quell'extra che sarebbe servito. Poi volevo assolutamente evitare di fare un altro zero dopo quello di Austin".

Cosa ti è mancato oggi per vincere?
"Oggi mi sono mancati solo i primi cinque giri, perché avevo paura di fare errori. Non credo oggi però di essere stato più lento di Bagnaia che ha vinto, avevamo lo stesso passo. Quando sei davanti è più facile, mentre con la Honda ad esempio per me era più facile seguire un rivale. Con la Ducati vado più forte quando sono solo. Vediamo nelle prossime gare, ma con uno dei peggiori inizi di stagione della mia carriera sono a 32 punti dal leader del mondiale, quindi penso che serva solo continuare così e divertirsi fino alla fine".

Stai pensando al campionato?
"Per me è presto pensare al campionato. Nel senso che oggi so che arriveranno alcune piste su cui soffrirò molto. Penso che devo continuare a lavorare sulla mia moto, perché al momento con la Ducati sento che alcuni punti forti della mia guida sono meno impattanti, ma questo vale anche al contrario. Domani sarà un test importante, perché durante il fine settimana di gara è difficile fare grossi cambiamenti ed io sento che serve fare un altro passo in avanti sul bilanciamento della moto. Dobbiamo lavorare su quello che abbiamo, io darò sempre il massimo. Ma vedo l'impegno da Gresini e da Ducati e questo mi aiuta molto"

Cosa ha di speciale la Ducati, qui a Jerez ha dominato. 
"La Ducati è la moto più completa sulla maggior parte delle piste. Naturalmente su alcune piste arriveranno altri Costruttori forti, ma la nostra Ducati è una moto che ha del potenziale enorme e quando capisci come sfruttarla iniziano ad arrivare subito i giri veloci e non so a volte perché. Qualche volta è anche strano perché entro in pista e senza fare nulla di speciale giro forte. In passato a volte mi trovavo a lottare con la moto, mentre con questa posso essere morbido e veloce sempre. Questo mi porta confidenza e la cosa che mi fa piacere è che fino a questo momento non sono mai caduto per aver tentato di guidare oltre i limiti. Ieri sono caduto, ma sono passato sul bagnato. Quindi penso di avere ancora margine per capire dove sia il limite". 

Oggi è stato speciale vedere tanto pubblico, tanti tifavano per te. 
"Sono spagnolo, ma non si tratta solo di questo. Oggi sugli spalti c'era una folla enorme, per me è la gara più bella della stagione. Quando i miei amici mi chiedono dove poter vedere la gara più bella della stagione, io indico sempre Jerez perché per me è sempre la migliore. C'è qualcosa di speciale, nella città, nel circuito. Ed io sono orgoglioso di questo, perché sono spagnolo e per me questa è la gara più bella del calendario per quanto riguarda i tifosi". 

Domani nei test pensi di avere qualche novità da Ducati?
"Non so esattamente cosa avrò domani da provare. Ma quando ho firmato il contratto sapevo di avere una moto del 2023 e che avrei dovuto fare il massimo con questa moto e direi che è una moto che funziona. Penso che domani lavorerò per sentirmi maggiormente a mio agio, ho qualcosina da provare. Se poi arriva qualche regalo da Ducati è solo il benvenuto, ma non dipende da me. Non spingo per questo, il mio obiettivo quest'anno è semplicemente divertirmi e fare il massimo con la squadra e con la mia moto".

Risolto i problemi ai freni che avevi avuto ad Austin?
"Si, ci ho lavorato ma anche domani lo faremo. Anche oggi mentre ero dietro a diversi piloti sentivo sensazioni simili a quelle che avevo provato in Texas, ma dobbiamo stare attenti per le prossime gare perché le temperature saliranno su piste come il Mugello e Barcellona. Ma sappiamo dove è il problema, ci serve solo trovare il giusto range di temperatura per far lavorare i freni".

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