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Pramac fa valere la sua opzione: Bezzecchi, la Ducati ufficiale è solo con noi!

Paolo Campinoti ha mostrato le carte: a Marco non rimane che restare in VR46 che ha già firmato con un nuovo title sponsor. Zarco vicino alla riconferma. Per Honda, a caccia di piloti e Mir che paventa il ritiro, si fa dura

Pramac fa valere la sua opzione: Bezzecchi, la Ducati ufficiale è solo con noi!

Il dado è tratto. Paolo Campinoti ha fatto valere l’opzione, che detiene dal 2020, per avere due Ducati ufficiali anche per il 2024. Questo significa che per il team VR46 non c’è più la possibilità di avere una GP24 per Bezzecchi che a questo punto ha una sola scelta se vuole l’ufficiale: andare in Pramac.

Lo farà? Dubitiamo. La GP 23 - aggiornatissima - che potrebbe avere in VR46 il prossimo anno è una moto competitiva. E sappiamo che le MotoGP nuove qualche problema da risolvere lo hanno sempre. Inoltre visto che il suo contratto con VR46 prevedeva un 1+1, opzione a favore della squadra, a fine 2024 Marco si ritroverebbe nel ruolo di free agent con tutti i contratti in scadenza e la possibilità di approdare direttamente in Ducati dalla porta principale, cioè il team Rosso.

La situazione è questa, e non esistono terze vie. Almeno oggi, ma il tempo corre veloce e una decisione deve essere presa in tempo per il GP d’Austria.

Il rischio che VR46 passi a Yamaha nel 2025 con Bezzecchi è basso

Il rischio per Ducati di perdere Bezzecchi, qualora VR46 decidesse per il 2025 di passare ad altra Casa, cioè alla Yamaha, esiste ma è basso. Almeno fintantoché la casa di Iwata si trova in una situazione tecnica come quella attuale. Inoltre pare che a Valentino - sottolineiamo il pare - che già non aveva gradito di essere stato spostato nel team satellite Petronas nel 2021, non sia piaciuto molto il trattamento riservato dalla casa giapponese a Morbidelli. Da qui ad affermare che un rientro di VR46 in Yamaha non sia cosa facile, il passo è breve.

La squadra di Rossi peraltro si sta dimostrando una delle migliori della MotoGP, con Matteo Flamigni, oggi capotecnico e storico telemetrista di Vale, e Uccio Salucci a tirare le fila di una compagine in crescita. Un team agile e moderno ha già peraltro firmato con un nuovo title sponsor per il prossimo triennio, con Mooney destinata ad un ruolo di co-sponsor dopo il passaggio dell’amministratore delegato Emilio Petrone, che aveva firmato il precedente accordo, alla Pagani Auto.

A questo punto non esiste nemmeno la possibilità per Bezzecchi di firmare direttamente con Ducati pur rimanendo in VR46. Il contratto fra Pramac e Ducati prevede infatti un costo totale nel quale è previsto un ‘contributo’ della casa di Borgo Panigale per i piloti che sono infatti sotto contratto con la Casa bolognese.

Non c’è molto lavoro da fare per Gianluca Falcioni, managing director della VR46, l’uomo che segue tutti i contratti dei piloti della Academy.

Lavoro, invece, da fare per la Ducati che ha già proposto un altro anno di contratto a Johann Zarco che, come scrivevamo ieri, ha sul piatto una offerta da LCR-Honda che gli potrebbe raddoppiare l’ingaggio, ma senza offrirgli la possibilità di essere competitivo. Potrebbe accettarla l’uomo che nel 2019, con un lauto contratto, decise di abbandonare KTM e solo per l’intervento diretto di Gigi Dall’Igna a Valencia trovò una nuova casa in Ducati?

Quel che vale per la maggior parte dei piloti, la scelta economica più redditizia, non sembra applicabile al francese.

La deduzione è che in Pramac potrebbe rimanere tutto com’è, anche se sul mercato c’è la disponibilità di Franco Morbidelli, la cui destinazione più probabile però è il team Gresini.

Intanto Paco Sanchez, il manager di Joan Mir, va dicendo in giro che l’ex iridato potrebbe prendersi un anno sabbatico. Anche perché non ci sono posti liberi per lui. Non ci credono in molti ma al momento, se Zarco non accettasse l’offerta, diamo per certo il ritorno di Iker Lecuona. Anche se rimarrebbe ancora un posto libero. Dura è la vita per le giapponesi, al momento!

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