Riparte da Lima, come accadde lo scorso anno, la Parigi-Dakar in questa undicesima edizione sud-americana. Ma stavolta non ci saranno passaggi di confine, perché le dieci tappe si svolgeranno tutte in Perù. Una decisione maturata dopo il ritiro in extremis di Cile e Bolivia, paesi che dovevano ospitare parte delle tappe di questa 41° edizione.
100% Perù
Se quello del 2018 verrà ricordato come un rally estenuante, tra la sabbia e le dune del deserto e con dislivelli che hanno portato i partecipanti dall’oceano ai 5.000 metri di altitudine delle vette boliviane, l’edizione del 2019 non sarà da meno: gli organizzatori la definiscono già “la più sabbiosa”, visto che il percorso si snoderà attorno ai deserti peruviani senza però trascurare cambi di scenario e terreni che hanno contraddistinto la tradizione Dakar. Diminuiscono le tappe, che passano dalle 14 dell’ultima edizione alle 10 del 2019. Gli organizzatori assicurano che ogni tappa sarà più difficile e dura della precedente, a causa soprattutto delle dune. Ci saranno però anche tratti dove a farla da padrona sarà la velocità e le doti da pilota dei partecipanti emergeranno.
Nostalgia africana
Questa 11° edizione sud-americana potrebbe essere l’ultima, almeno momentaneamente, a svolgersi nel Nuovo Continente. L’organizzazione ha infatti confermato le indiscrezioni su possibili contatti con paesi africani per il ritorno del rally nella sua terra d’origine. Amaury Sport Organization ha infatti ribadito di avere contatti con Namibia, Angola e Algeria per un prossimo ritorno della Parigi-Dakar in Africa.