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Nuove norme sulle lesioni fisiche: le Rca scenderanno?

Aumentano i dubbi sull'efficacia della Legge liberalizzazioni

Moto - News: Nuove norme sulle lesioni fisiche: le Rca scenderanno?

La partita presente e futura del settore Rca si gioca sulle lesioni fisiche e riguarda, più che mai, i motociclisti, utenti deboli della strada molto esposti a sinistri. Stando alla Legge liberalizzazioni di fine marzo, la lesione viene risarcita solo se c’è un esame strumentale a dimostrarla, così almeno la regola è stata interpretata da una parte di esperti della Rca. Al di là del fatto che ancora permangono i dubbi sul reale significato della regola (neppure l’interpretazione data dall’Isvap, l’autorità di vigilanza sulle Assicurazioni - ha convinto in pieno), c’è da dire che scrivere una regola in poche righe su un argomento così delicato e complesso è stato un azzardo: non parliamo infatti del motociclista che cade e si sbuccia un ginocchio, ma di uno scooterista o di un centauro che ha a che fare con una menomazione temporanea o permanente all'integrità psicofisica della persona suscettibile di accertamento medico-legale che esplica un'incidenza negativa sulle attività quotidiane e sugli aspetti dinamico-relazionali della vita del danneggiato, indipendentemente da eventuali ripercussioni sulla sua capacità di produrre reddito.

Ebbene, può davvero uno strumento, una macchina, per sofisticata che sia, determinare quel tipo di danno? Realmente tutte le sofferenze dell’individuo, tutti i dolori fisici e i traumi psicologici, possono essere individuati e misurati da un apparecchio?

Soprattutto, volendo vedere il lato pratico della questione (il ribasso dei costi a carico delle Assicurazioni e quindi il calo delle Rca), si dovrebbe andare coi piedi di piombo: con la Legge liberalizzazioni del Governo Monti, si rischia un ricorso enorme e spropositato agli esami strumentali, pur di vedersi riconoscere il rimborso assicurativo post incidente. E il guidatore non lo si può certo biasimare: è la Legge che lo spinge a farsi controllare da una macchina. Ma chi paga? Lo Stato (il Sistema Sanitario Nazionale) e le Assicurazioni; e qui il gatto si morde la coda, perché i costi salgono e le Rca non scendono.

Attenzione: il miraggio di fare soldi in fretta può spingere (specie, e purtroppo, al Sud Italia) alcuni psudo-studi scientifici o alcune organizzazioni ad anticipare i costi dell'accertamento strumentale, a sottoporre il cliente a decine di esami, a presentare all’Assicurazione una serie sterminata di radiografie e test, per ottenere il risarcimento finale. A caro prezzo per tutti.

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