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MotoGP, Nicolas Goubert: nessun rischio per i piloti a Brno

"Pochi hanno usato la dura: non la conoscevano. Carcasse intatte. Deterioramente causato dal surriscaldamento della mescola"

Nicolas Goubert: nessun rischio per i piloti a Brno

I piloti non hanno corso alcun rischio domenica scorsa disputando il Gran Premio della Repubblica Ceca a Brno, nonostante molti di loro abbiano finito la gara sulle tele.

A dirlo è Nicolas Goubert, numero uno della Michelin sui campi di gara.
"Come abbiamo già dichiarato la gomma rain di mescola morbida era studiata per essere usata sotto pesanti condizioni di pioggia. Con l'asciugarsi dell'asfalto si è surriscaldata, ed è stato allora che ha iniziato a perdere pezzi di battistrada".

'Chunks', in gergo. In realtà più che pezzi larghe porzioni, tanto che Iannone ha terminato la gara con la copertura semidistrutta. Non è stato un rischio enorme, permetterglielo?

"Direi di no. Avrebbe potuto fermarsi, doveva avere enormi vibrazioni, ma mancavano pochi giri. Nessun pilota avrebbe rinunciato a concludere la gara".

Non poteva esplodergli l'anteriore?

"No, la carcassa era integra. Le prestazioni si sono progressivamente deteriorate".

Ovviamente Andrea avrebbe potuto cadere. C'è da chiedersi perché in pochissimi abbiamo usato l'identica gomma di mescola dura.

"Innanzi tutto voglio sottolineare che la costruzione delle due gomme è identica, cambia semplicemente la mescola. Non è stata usata la dura semplicemente perché pochissimi piloti l'avevano provata, e non si sono fidati. Anche Crutchlow non l'aveva mai provata, ma ha rischiato sapendo che sarebbe dovuto essere prudente all'inizio. Molto sta a loro ed alla capacità di scaldare le coperture rapidamente. Ovviamente il margine è sottile in quelle condizioni, la pista è umida, si può cadere".

Si può dire che ci si era fidati del fatto che il Gran Premio fosse flag-to-flag, e che comunque dopo una decina di giri si sarebbe rientrati per cambiare gomme.

"Ma la gara era flag-to-flag. Avrebbero potuto farlo, e riuscire magari con le intermedie".

C'è una spiegazione per il differente deterioramento delle coperture? Al alcuni si sono distrutte, altri hanno finito tranquillamente la gara.

"Stile di guida ed assetti diversi, ma anche comportamento durante la gara. Per esempio Hector Barbera ad un certo punto cercava di passare sempre sui punti bagnati per raffreddare le gomme. In queste condizioni infatti le coperture si surriscaldano perché sono progettate per essere costantemente tenute in temperatura dall'acqua sulla pista. Non è un caso che quella di Iannone fosse molto deteriorata al centro. la temperatura andava su in frenata. Fossimo stati a Phillip Island sarebbe stato il fianco sinistro dello pneumatico".

C'è una spiegazione per il fatto che su due moto identiche, le Yamaha di Rossi e Lorenzo, il consumo sia stato molto diverso?

"Jorge usa un assetto molto più carico sull'anteriore. Può essere uno dei motivi".

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