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Victory Motorcycles chiude i battenti. La decisione è stata presa da Polaris Industries, grosso gruppo produttivo nordamericano che controlla il brand e che ha deciso di interrompere la produzione e sospendere tutte le attività dell'azienda dopo 18 anni di attività e uno zoccolo duro di appassionati soprattutto negli Stati Uniti.
Chiude per far quadrare i conti
Victory sembrava essere una delle realtà emergenti del mercato occidentale, con una gamma moto finalmente ampliata verso il basso grazie all'arrivo imminente della Octane, roadster che avrebbe sfidato le versioni più sportive dell'Harley-Davidson Sportster. Il motivo della chiusura? semplicemente il ritorno economico di questo marchio non è in linea con gli obbiettivi e l'intero gruppo preferisce concentrarsi su altri prodotti come Indian o sul nuovo tre ruote Slingshot.
Scott Wine, CEO di Polaris: "Non abbiamo preso questa decisione a cuor leggero dopo 18 anni, più di 60 modelli prodotti e 25 premi ricevuti per la bontà delle nostre moto. Il nostro focus ora è sulla crescita e sul profitto, per questo vogliamo ottimizzare le risorse sul nostro brand premium Indian e continuare a far crescere il marchio Slingshot. Chiudere Victory è stata una scelta obbligata per far quadrare i nostri piani a lungo termine."
Supporto ai clienti per altri 10 anni
Chiudere un'azienda del genere porta di solito a licenziamenti, ma in questo caso Polaris si è impegnata a limitare al massimo gli esuberi, convertendo i dealer da Victory a Indian e portando nelle nuove realtà del gruppo tutte le persone impegnate nella crescita di Victory questi anni. Inoltre, i clienti della grande V non veranno lasciati soli: Polaris si impegna a continuare il supporto tecnico e la produzione di ricambi per altri 10 anni, e i punti di riferimento per loro saranno i concessionari Indian. Rimane il rammarico per la sfida persa: doveva essere la grande concorrente di Harley-Davidson nel mondo, ma questo ruolo ora passa nelle mani di Indian.
