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Moto2, Bagnaia: ho l'occasione giusta per giocarmi il titolo

"E non voglio sprecarla, sarà un anno fondamentale per la mia carriera. La MotoGP? il fatto che si parli di me è la conferma del buon lavoro fatto".

Moto2: Bagnaia: ho l'occasione giusta per giocarmi il titolo

Durante questo inverno si è parlato molto di Francesco Bagnaia, in arte Pecco, sia in previsione 2019 con un probabile passaggio del torinese in MotoGP tra le fila del Team Ducati Pramac, sia perché è tra i favoriti al titolo in Moto2. Il migliore debuttante dell’anno del 2017 è sulla rampa di lancio e le alte aspettative non gli mettono pressione.

Sono tra i favoriti? è una sensazione bellissima - dice - Mi piace leggere le interviste degli altri piloti e  scoprire che mi nominano. È la dimostrazione che abbiamo fatto un buon lavoro e le premesse sono ottime”.

Sorpreso da come è andata la tua stagione di debutto in Moto2?
No, nel senso che mi aspettavo di lottare per il titolo di Rookie of the Year ma non pensavo di essere competitivo così velocemente”.

Se guardi agli ultimi anni, come consideri il tuo percorso?
I primi due anni nel motomondiale sono stati difficili, ma sono soddisfatto della mia crescita dal 2015 in poi. Sono tornato a essere veloce”.

Tanto che ora ti hanno messo gli occhi addosso in MotoGP…
È vero, si parla di me e questo mi dà una grande soddisfazione. Ancora una volta significa che ho fatto un bel lavoro. Penso che questo sarà un anno fondamentale per la mia carriera, sono nella situazione giusta per giocarmi il titolo e non posso farmi sfuggire questa occasione”.

Ti senti pronto?
Ho imparato molte cose in questi anni, soprattutto quando correvo con la Mahindra. Ho capito che bisogna dare il massimo in ogni situazione, non bisogna mai perdere la concentrazione. È stata un’esperienza che mi ha fatto crescere”.

Chi saranno i tuoi rivali?
Quello più tosto sarà sicuramente Oliveira con la KTM, poi ci saranno Alex Marquez, Pasini e anche Marini è molto forte. Alla fine, i primi 10 piloti sono tutti velocissimi”.

Chiederai qualche consiglio al tuo compagno di Academy Morbidelli?
Lui mi ha solo detto che guido bene (ride). Ho uno stile di guida diverso da quello di Franco, ma da lui c’è sempre da imparare”.

Anche Marini è un pilota della Riders Academy.
È un pilota veloce e logicamente averlo come compagno di squadra porta un po’ di pressione. Ci conosciamo da tanto tempo e sono sicuro che potremo fare un bel lavoro insieme”.

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