Valentino, per il momento, è ancora costretto a inseguire. Ducati vola con Dovizioso, Suzuki sorprende con Iannone e Honda è sempre una certezza con Marquez. Yamaha, invece, sta cercando di risollevarsi ma l’operazione non è così semplice.
Nella seconda giornata di test in Qatar, il nome di Rossi è accanto alla 11ª posizione e, naturalmente, ci si aspettava di meglio.
“La mia posizione non è ottima, ma sarei potuto essere qualche decimo più veloce perché non ho mai fatto un vero e proprio attacco al tempo. Ho montato le gomme nuove alla fine, ma ho avvertito una vibrazione all’anteriore e non ho potuto migliorarmi” spiega.
Lasciando da parte i numeri, qual è la sensazione in sella?
“A metà strada tra quella provata in Tailandia e quella in Malesia. Sepang è stato il test in cui siamo andati meglio, a Buriram avevamo sofferto di più e qui siamo nel mezzo”.
Qual è il potenziale attuale della M1?
“Penso che siamo più o meno allo stesso livello del finale della scorsa stagione”.
Cosa funziona e cosa no?
“Il nuovo telaio mi piace, la moto curva meglio, ma secondo me dobbiamo lavorare sull’elettronica perché soffriamo in accelerazione. È difficile uscire dalle curve soprattutto quando abbiamo gomme usare, sotto questo punto di vista i nostri avversari sono migliori”.
La maggiore preoccupazione qual è, a Losail?
“Il mio passo non è male, il problema è con la gomma anteriore perché usando lo pneumatico che mi piace, quello di mescola media, difficilmente si arriva a metà gara. Bisognerà migliorare sotto questo aspetto, perché la gomma dura non va bene per noi, magari modificando il bilanciamento della moto”.
Che tipo di stagione ti aspetti?
“È difficile fare previsioni, ma specialmente nella seconda parte del 2017 sia Ducati che Honda avevano fatto un grande passo avanti mentre noi avevamo sofferto. Più o meno siamo nella stessa situazione, quindi dobbiamo lavorare sodo”.
Il punto di riferimento in questo momento è la Ducati?
“Fino a un certo momento, oggi, è stato Dovizioso quello che mi ha fatto più impressione, perché riesce ad andare molto forte. Però alla fine il miglior tempo lo ha fatto Iannone ed è stato molto veloce soprattutto nelle ultime due ore, anche con gomme usate. Anche Marquez ha fatto un buon tempo, quindi è difficile dire che ci sia solo la Ducati”.
Sono in tanti quelli davanti…
“Sembra che Ducati e Honda, ma anche Suzuki adesso, vadano forte, quindi bisogna lavorare”.