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SBK, Rea risponde a Lavilla: "Non sono un animale da baraccone"

La risposta del 4 volte iridato: "Se volete ridere, andate a vedere uno spettacolo comico. Sono qui solo per vincere. Questo è il mondiale Superbike"

SBK: Rea risponde a Lavilla:

Incassato il poker iridato, Jonathan Rea ha deciso di rispondere per le rime su Motorsport-Total.com  a Gregorio Lavilla, che dopo l'ennesima doppietta del pilota Kawasaki a Portimao, aveva identificato nel suo scarso carisma una delle principali cause per la perdita di attenzione da parte del pubblico nei confronti della SBK.

Queste frecciate del gran capo della SBK erano giunte quando Rea si trovava ad appena nove punti dal quarto titolo consecutivo, ma una volta messa in archivio la pratica iridata, Johnny ha voluto ribadire quale sia il suo ruolo nel Paddock. Un ruolo che ricopre in modo davvero impeccabile, ovvero dare sempre del gran gas in sella.

"Non credo di essere la persona a cui dare la colpa per la situazione del campionato in questo momento, e non è bello aver sentito un attacco diretto rivolto alla mia personalità. Sono stato a parlare con Gregorio, e non credo che i commenti alle sue parole siano stati conformi a quello che lui intendeva"

Il campione del mondo della Kawasaki identifica in qualcosa di profondamente diverso la causa della situazione in cui versa il mondiale SBK, una categoria che non riesce a ritrovare la propria identità. 

"Se c'è qualcosa che non funziona, non si devono criticare gli attori, ma chi organizza lo spettacolo. Io penso solo a fare il mio lavoro in modo professionale. Non sono un animale da baraccone. Se volete ridere, andate a vedere uno spettacolo comico. Questo è il campionato del mondo superbike. Io sono qui per vincere, non per farmi degli amici o per influenzare le persone. Il mio lavoro è vincere".

Jonathan non si identifica nelle critiche ricevute da Lavilla e anzi definisce il proprio modo di fare nel Paddock nei confronti dei tifosi in modo molto diverso.

"Penso anche di essere uno dei ragazzi più alla mano del Paddock. Se poi essere normale, vuol dire essere noioso o senza carisma, perché no? Ho tante persone meravigliose attorno a me che mi apprezzano. Ho dei fan incredibili e sono tantissimi. In ogni pista su cui corriamo si possono vedere i tifosi nord-irlandesi che vengono per me. In ogni caso non prendo questi commenti troppo sul serio, non sono conformi a quanto è stato detto".

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