Quando Vinales si sente a suo agio in sella, diventa inarrestabile. È esattamente quello che è accaduto oggi a Losail dove, nell’ultima uscita con gomme morbide, ha piazzato 4 giri su 5 sotto il 1’56”, più che sufficienti per tornare in hotel leggendo il proprio nome in cima alla classifica.
“Sono molto contento perché mi sono sentito bene in sella ed è la quarta volta che mi accede in altrettante piste - dice riferendosi ai test di novembre a Valencia e Jerez e poi a Sepang - È questa la cosa più importante, perché ora posso guidare la M1 come piace a me, in maniera aggressiva, riuscendo a sfruttarla al massimo”.
Carta canta, anche se sono solo test e non tutti sembrano avere mostrato le proprie carte. Maverick, infatti, non vuole cantare vittoria troppo presto.
“Sono felice, ma non voglio esserlo troppo - sottolinea - So che abbiamo fatto dei passi avanti in questi ultimi mesi, ma sono anche consapevole che non è ancora abbastanza. Per esempio perdiamo troppo in velocità massima, 10 Km/h dai migliori sono davvero tanti”.
Dall’altra parte, lo spagnolo è convinto che ci sia ancora margine di miglioramento.
“Per esempio, la base del setup che sto usando è la stessa del GP di Tailandia dell’anno scorso - spiega - I prossimi due giorni saranno importanti per esplorare nuove strade e definire meglio la moto. So dove lavorare, elettronica e freno motore sono due campi in cui impegnarsi, come ho detto abbiamo fatto tanti piccoli passi in avanti, dobbiamo capire se riusciamo a farne uno grande”.
Oltre all’aspetto tecnico, però, quello che sembra davvero essere cambiato è l’approccio di Vinales. In passato è sembrato troppo spesso preda di emozioni estreme, sempre in bilico tra l’esaltazione e lo sconforto, ora è più equilibrato.
“Non voglio mettermi pressione, ho già commesso questo errore in passato - dice - Il mio obiettivo è migliorare gara dopo gara e, se qualche volta non andrà bene, cercare di recuperare subito. Mi sento rilassato e concentrato, sento la mente fresca e il fisico pronto. Non devo lavorare solo sulla moto, ma anche su di me”.
Intanto può essere ottimista in vista della prima gara.
“Devo ammettere di sentirmi già abbastanza pronto - ammette - ma aspettiamo, rimangono ancora due giorni e tante cose da fare”.