Il Dpcm sulla Fase 2 si presta quantomeno a molteplici interpretazioni. Volendo dare una traduzione “positivista” alle disposizioni che regoleranno gli spostamenti della cittadinanza dal prossimo 4 maggio possiamo dire che la concessionaria tornerà ad essere un luogo raggiungibile seguendo tutte le indicazioni necessarie.
Come supermercati e farmacie
Il nuovo decreto infatti fa rientrare le concessionarie negli esercizi commerciali che possono finalmente riaprire le porte ai clienti allargando la lista dei codici Ateco.
Così le concessionarie hanno pari legittimità di supermercati, farmacie e librerie e chi deve ritirare una moto nuova o effettuare un tagliando può recarsi dal proprio rivenditore di fiducia.
Pur non essendo questi motivi di comprovata necessità per lo spostamento, sono giustificati dal raggiungimento di un esercizio commerciale regolarmente aperto.
Naturalmente per essere in regola si deve essere muniti di autocertificazione e rispettare le regole di distanziamento sociale, come riportato dal Governo.
Meglio chiamare prima
Queste regole sono alla base della lotta al Covid-19 e soprattutto sono funzionali ad assicurare la sicurezza all’interno del concessionario e dell’officina.
Questo comporta ingressi scaglionati e appuntamenti per i clienti, che se certificati da mail o SMS possono essere mostrati alle Forze dell’Ordine durante un’eventuale controllo per giustificare lo spostamento in auto, o con i mezzi verso la nostra destinazione.
Essenziale a garantire la sicurezza di tutti è naturalmente la mascherina.
La ripartenza
Dal 4 maggio quindi il ritiro di una moto nuova (che come abbiamo già scritto per molti marchi può essere configurata e prenotata online o al telefono), il tagliando o il cambio gomme tornano ad essere attività possibili durante la Fase 2.
Una notizia che ci fa muovere un passo, seppur piccolo, verso la normalità. Una nuova normalità che però può far ripartire il mercato che ha patito gravemente il lockdown.