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MotoGP, Morbidelli: "Nel 2022 avrò una moto ufficiale, non so se sarà una Yamaha"

"La Petronas non ha ancora firmato con Yamaha, ma ha garantito a me una moto ufficiale per il futuro. Si devono sistemare tante cose. Giornata positiva sull'asciutto, meno sul bagnato"

MotoGP: Morbidelli:

Franco Morbidelli ha chiuso in quinta posizione il venerdì di Le Mans, riuscendo nel pomeriggio ad arginare una situazione che in mattinata destava qualche preoccupazione. E’ infatti apparso chiaro a tutti che la Yamaha M1 non fosse particolarmente a proprio agio sul bagnato, quindi la pista asciutta del pomeriggio ha consentito a Franco di sfruttare il potenziale della moto di Iwata in condizioni quasi perfette. 

Aver conquistato l’accesso alla Q2, ammesso che domani piova come ampiamente previsto, rappresenta in ogni caso un altro passo in avanti per Morbidelli verso la ricostruzione di una fiducia che nelle prime gare della stagione sembrava quasi essere evaporata salvo poi tornare grazie al podio di Jerez. Continuare ad essere veloci è l'unica soluzione. Un occhio però è rivolto chiaramente anche verso il futuro ed un rapporto con Yamaha da consolidare con una moto ufficiale. La situazione non è però facile, come ha spiegato Franco. 

"Mi piace la Yamaha e mi piacerebbe continuare la mia relazione con loro - ha dichiarato Morbidelli - Se avrò una moto aggiornata, il mio amore per Yamaha sarà anche più grande. Non c'è niente di chiaro al momento perché dobbiamo aspettare un altro po' di tempo per alcune conferme. Anche Petronas e Yamaha non hanno ancora un accordo e questo è un bel punto interrogativo da togliere per me prima di capire la situazione. Devo prima capire se Yamaha continuerà con la mia squadra o meno. Non avere questa risposta adesso è un bel punto di domanda per me"

Ma hai parlato con altri Costruttori?
"Non ho personalmente parlato con altri Costruttori o team. Sono però consapevole che altri Costruttori hanno interesse verso di me, ma non ho parlato personalmente con nessuno. Ho detto chiaramente che nel 2022 avrò una moto ufficiale. Se non sarà con Yamaha, o con Petronas, in ogni caso il mio obiettivo è avere una moto ufficiale. Con il mio team ho dei termini di accordo secondo cui dovrei avere una moto ufficiale. Non abbiamo specificato che moto sarà però".

Parlando del presente, come descrivi questo venerdì di Le Mans?
"E' stata in ogni casa una giornata positiva. Stamattina non ci siamo trovati molto bene sul bagnato, ma siamo tutti sulla stessa barca in Yamaha da questo punto di vista e dobbiamo migliorare. Almeno non sono l'unico ad avere problemi ed è importante. Oggi pomeriggio invece è stata una FP2 particolare, perché sembrava più una qualifica. Tutti volevano solo fare un buon tempo temendo la pioggia domani, quindi non mi sono concentrato molto sulla moto e sulle sensazioni, quanto piuttosto sul tentativo di essere veloce sempre. Alla fine ce l'ho fatta, perché essere quinto oggi è un bene. Per questo la definirei una giornata positiva".

Ti preoccupa aver visto la M1 così lenta sul bagnato?
"Sono preoccupato per le nostre prestazioni sul bagnato sinceramente. Non possiamo definirci veloci, non siamo nelle stesse posizioni che occupiamo con l'asciutto, quindi dobbiamo di certo fare qualcosa perché anche l'anno scorso era così. Veloci sull'asciutto, molto lenti sul bagnato. Non ricordo una gara recente in cui le Yamaha fossero le moto forti del gruppo sul bagnato. Le cose però stanno così, almeno in questa parte della storia della Yamaha. Non è niente di terribile, penso che sia un problema che c'è sempre stato nella storia recente e dobbiamo lavorarci, specialmente i piloti ufficiali. Spero che facciano qualcosa". 

A Le Mans poi queste difficoltà sembrano anche maggiori sul bagnato.
"Credo che ci sia una combinazione negativa tra pista e moto qui. La nostra moto quando è bagnato soffre di più il calo di grip, penso che soffriamo di più in accelerazione rispetto a Ducati e Honda. Qui ci sono alcune accelerazioni violente nelle quali secondo me perdiamo molto tempo. Poi il nostro punto di forza, che è la velocità a centro curva, diventa meno sfruttabile sul bagnato a causa del grip minore. Almeno questa è la mia idea. Per la gara vorrei condizioni stabili, non ho mai fatto flag to flag, ma non fremo per farlo". 

E' arrivata la conferma che si correrà due volte in Austria, non la pista migliore per la tua M1.
"Non mi piace l'idea di correre due volte in Austria. Mi piace la pista, il tracciato, ma è chiaramente una pista poco amichevole per la mia moto. Mi dispiace pensare che ci sarà un secondo Gran Premio e non perché si corra lì, quanto piuttosto per il rapporto tra la mia M1 e quella pista". 

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