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MotoGP, Quartararo: "Il mio futuro con Yamaha? Penso solo a migliorare la moto"

Fabio non nasconde però il disappunto al termine della due giorni a Losail: "Pochi miglioramenti. Gli altri sono molto più avanti. Dobbiamo trovare grip e un modo per gestire bene le gomme". Qualcosa di positivo c'è comunque: "Bene l'arrivo di un ingegnere Ducati e lo scarico lungo"

MotoGP: Quartararo:

Quattordicesimo al termine dell'ultimo test prima dell'avvio della stagione 2024 della MotoGP in Qatar Fabio Quartararo non finge sorrisi di circostanza. Il transalpino, sempre molto concreto nelle sue esternazioni, ha ammesso la propria preoccupazione per il secondo di distacco accumulato sulla coppia Ducati ufficiale Bagnaia - Bastianini.

"Abbiamo ancora molto lavoro da fare, specialmente in termini di inserimento in curva e aderenza al posteriore - ha spiegato - Sono stato dietro a 'Bestia' durante la simulazione di Sprint Race e ho potuto notare cose che fanno molto meglio rispetto a noi. Sicuramente ho raccolto tante informazioni utili".

Pochi i passi avanti fatti rispetto alla prima giornata. "Progressi minimi, tuttavia le condizioni della pista erano migliori. Al momento arriviamo in fretta al limite, ma credo ci sia del potenziale. Tra gli aspetti su cui concentrarsi anche il modo per ridurre il decadimento degli pneumatici", ha rivelato andando poi a minimizzare l'impatto del nuovo scarico lungo. "Garantisce un passo avanti, però non per il grip. Le sensazioni sono state in parte positive e in parte negative, ma ho comunque deciso di tenerlo".    

Pur riconoscendo una crescita parziale rispetto alla passata stagione, il pilota Yamaha non pare esserne confortato: "Gli altri hanno fatto meglio di noi durante l'inverno. La speranza è che fra due settimane quando torneremo qui le condizioni del tracciato siano diverse e più adatte a noi". 

Se le novità tecniche sono di scarsa rilevanza, quelle umane lo sono molto di più, a partire dall'arrivo in squadra di Max Bartolini direttamente da Borgo Panigale: "Le concessioni e la sua presenza sono un aiuto. E' un bene poter avere nel gruppo qualcuno che fino a pochi mesi fa era nel team più forte del lotto".

Predicando la pazienza, El Diablo ha dato una tempistica per quanto riguarda la comprensione del potenziale della M1: "Ci vorranno almeno tre o quattro mesi". Entro questo termine si potrebbe prefigurare anche uno scenario relativo al domani dello stesso transalpino. "Personalmente ho molta fiducia nel progetto - ha ribadito -  Anche se il momento è complicato, la Casa sta facendo il massimo. Il mio futuro? Penso solo a come migliorare la moto".

Ancora più indietro dell'iridato 2021, ovvero in sedicesima piazza, Alex Rins ha cercato di manternersi più ottimista. "Nel complesso il motore ha fatto uno step avanti. Sul dritto siamo più veloci, il che significa che durante l'inverno i tecnici hanno fatto un buon lavoro. Oggi ci siamo focalizzati maggiormente sull'assetto e sulla compresione delle aree su cui è necessario rafforzarsi. Rispetto a lunedì sono migliorato, ma siamo ancora indietro. Io ho chiuso a 1"2 dal primo e il mio compagno ad un secondo, per cui c'è ancora molto da fare per chiudere il gap e tornare a lottare per la vittoria. Detto ciò l'approccio è quello giusto e siamo prontri per partire".

 

 

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