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Yamaha GYTR a Misano: un giorno da pilota UFFICIALE!

VIDEO - A Misano abbiamo passato una giornata da piloti coccolati dai ragazzi di GRT. Chiunque può sentirsi pilota con il progetto GYTR: ecco come funziona, tutti i servizi offerti ed anche come è fatto uno Yamaha Pro Shop

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Riccardo del Team GRT toglie le termocoperte dalle gomme della R1 GYTR che mi aspetta già in pitlane. Abbiamo sistemato la posizione di pedane e l'altezza delle leve freno e frizione, perché sono diversamente alto e mi serve stare comodo. In pitlane mi affianca Melandri, un cenno con la mano di seguirlo: fosse facile....infatti tempo tre curve ed è già sparito. Meglio concentrarsi sulla R1 che ho tra le mani, meglio non stendermi subito!

Arriva il tornantino, esco stretto e spalanco il gas. Il sound del crossplane della R1 resta magnifico e con lo scarico Akrapovic, diventa melodia. Entro nel curvone sperando di non aver fatto raffreddare le gomme con il mio ritmo da bradipo, ma le brave Bridgestone tengono e io posso godere. Faccio qualche giro e il mio cervello registra tutto, la R1 che sto provando è allestita con il primo step GYTR, ha l'anima della moto di serie ma è già un'altra musica rispetto ad una R1 che esce dal concessionario come mamma Iwata l'ha fatta. 

Solo che vorrei qualcosa in più, magari sentirmi ancora più sicuro nel curvone, magari più sostegno in staccata. Riccardo mi accoglie al box GRT e mi dice che c'è pronta per me il secondo step di Yamaha R1 GYTR, che monta delle Ohlins decisamente a puntino. Subito dentro e mi basta poco per capire quanto sia diversa. Più rigida senz'altro, ma anche più sincera. Filtra meno, percepisci meglio quanto grip hai a disposizione ed è decisamente tanto nonostante faccia freddo a Misano. Provo a fidarmi ed entro nel curvone bello allegro. Lei non si scompone neanche un minimo, è su un binario e capisco che avrei potuto fare molto di più. Finisco il giro pensando solo a fare il curvone più forte in quello successivo, ma come sempre un pur forte istinto di conservazione cerca in tutti i modi di azionare il polso destro nel senso inverso rispetto al dovuto. 

Mi violento letteralmente il cervello e chiudo il meno possibile. Quelli davvero bravi lo fanno in pieno, io non me la sento ancora. In compenso la R1 se la sente alla grande e dopo aver alzato l'asticella la sensazione è la stessa del giro precedente: potevo farlo andando molto più forte. Solo che i giri passano e inizio a sentirmi stanco, quindi meglio rientrare. I ragazzi di GRT mi chiedono come è andata, Melandri mi percula amabilmente per aver percorso assieme l'intera corsia dei box! Dovizioso aggiunge il carico da 100 kg sostendendo di aver fatto pure quella piano per non perdermi subito. 

Non sono veloce come loro, ovvio. Ma mi attende al box una squadra di ragazzi che mi ascoltano, sistemano il traction control che era impostato sul conservativo e mi stanno già preparando la moto per un altro turno. Non sarò veloce come Melandri e Dovizioso, ma cavolo ho anche io una squadra di ragazzi che lavora per me. Ecco cosa si prova quando ti affidi al programma GYTR, quando decidi di rendere speciale la tua R1, R6 o qualsiasi altra sportiva della serie R di Yamaha. I ragazzi dei Pro Shop di tutta l'Italia sono pronti a diventare la tua squadra, sono pronti a farti sentire pilota e nagari anche a migliorare passo dopo passo, a capire di cosa hai bisogno per andare più forte e soprattutto per farlo in sicurezza. 

Finito di girare in pista faccio visita al Pro Shop di Misano, che è gestito proprio dai ragazzi di GRT, la stessa squadra che fa correre nel mondiale SBK due bei pilotini come Dominique Aegerter e Remy Gardner. Ecco, loro sanno perfettamente di cosa hanno bisogno quando sono in moto, io magari gradisco un suggerimento in più. E nel Pro Shop di suggerimenti posso trovarne a iosa. Il catalogo di pezzi GYTR è infinito e ci sono livelli di preparazione adatti a qualsiasi portafoglio. Volendo posso anche decidere di allestire la mia R1 esattamente come quella che utilizza Valentino Rossi nei suoi Track Day. Solo che dopo non avrei più scuse per i tempi presi col calendario. Maya. 

Però è bello sapere che posso sognare ad occhi aperti, che posso portare la mia moto a Misano ed affidarla alle sapienti mani di chi ne conosce ogni singolo bullone, di chi sa come creare una perfetta belva da pista che però non mi terrorizzi. Posso affidarmi insomma a qualcuno che davvero può farmi sentire un pilota per un giorno ed oggi a Misano mi sono sentito così. Ho provato due configurazioni di R1 GYTR ed ho apprezzato fino in fondo le differenze tra i due allestimenti, ho cambiato l'assetto di entrambe in funzione delle mie esigenze e soprattutto mi sono sentito tranquillo in ogni frangente, consapevole di avere tra le mani una moto perfetta, che poi è l'unico modo per divertirsi tra i cordoli pensando solo a guidare. 

Penso che l'idea alla base del progetto GYTR sia proprio questa, ovvero consentire a chiunque di cucirsi addosso la propria moto e magari farla crescere con te passo dopo passo. Alzare costantemente l'asticella, senza magari esagerare da subito. Puoi trasformare la tua moto in una SBK replica anche subito, ma che gusto c'è a perdersi un percorso di crescita che invece puoi apprezzare passo dopo passo. Prima carene e pedane, poi scarico, manubri, forcella...un menu ricchissimo di cui secondo me è meglio cibarsi una pietenza alla volta anche per non perdere mai la bussola. Affidarsi ai ragazzi dei Pro Shop fondamentalmente serve proprio a questo: non perdere mai la bussola!

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